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Allevamento Green Hill finalmente sequestrato

E' stata messa sotto sequestro dal corpo forestale dello Stato 'Green Hill', l'azienda di Montichiari, in provincia di Brescia, accusata di maltrattare i 2500 cani di razza beagle che allevava per i laboratori di vivisezione.

Noto tra gli animalisti con il nome di "lager di Green Hill'', per i 5 capannoni senza spazi all'aperto, con luce artificiale e senza aria naturale dove i cani erano costretti a vivere tutta loro breve vita, l'allevamento nel bresciano era stato al centro di accese polemiche negli ultimi mesi.

A febbraio, la raccolta di firme "altrimenti ci arrabbiamo" aveva fatto con successo pressioni sulla XIV Commissione del Senato per convalidare l'emendamento sul regolamento della vivisezione in accordo con la legge comunitaria.

Il 28 aprile, un gruppo di attivisti, ora accusati di vari reati tra cui rapina, furto, violazione di proprietà privata e resistenza a pubblici ufficiali, si era introdotto dentro i capannoni della 'Green Hill' e aveva liberato dei cuccioli che erano stati poi adottati. Oggi, finalmente, l'epilogo della vicenda con il sequestro del ''lager di Green Hill" comandato dalla Procura di Brescia. Un lieto fine che, nel nostro paese come negli altri, sottolinea l'importanza dell'attivismo civile nell'applicazione della legge.

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