• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Allarme stupri: colpa delle toghe

Allarme stupri: colpa delle toghe

 

Dopo alcuni gravi e preoccupanti casi di stupro il mondo politico comunica le prime risposte a queste emergenza che è davanti agli occhi di tutti (è il periodo dell’anno, tra l’inverno e la primavera scoppia l’allarme).

Il consueto Cicchitto subito coglie la palla al balzo per lanciare la sua frecciatina d’odio alla magistratura: "Il governo sta facendo di tutto per assicurare, anche con la presenza dei militari, la maggior sicurezza possibile, ma parallelamente occorre anche che da parte della magistratura sia garantita pienamente e con la massima severità l’attuazione della normativa vigente".

Il governo sta davvero facendo di tutto? Eppure con la finanziaria approvata nell’Agosto 2008 sono stati tagliati un miliardo circa di fondi alle forze dell’ordine. In compenso abbiamo 3000 militari per strada che scadranno tra qualche mese; bisognerà rinnovare il contratto di militarizzazione delle città.

Se si analizza nello specifico si potrebbe rinfacciare al governo la l’ingente penuria di fondi: a Guidonia, dove c’è stato uno stupro recentemente, le forze di polizia non dispongono di un commissariato.

Immancabile l’attacco della magistratura, rea di applicare le leggi emanate. Il, però, buonismo non sta nei giudici ma nelle leggi (eventualmente).

Intanto si potrà sopperire alla scarsità di forze dell’ordine tramite le famosissime ronde: gli italiani saran ben felici di sapere che ci sono gruppi organizzati che sorvegliano le “nostre” strade. Ancora disarmati, purtroppo, ma presto saranno muniti di manganelli in stile “arancia meccanica”.

Cofferati rilancia l’attacco alle toghe: "Come mai questo signore era in giro (riferito al tunisino stupratore in libertà N.d.r). Se persone di questa natura possono commettere gravi reati, ne commettono altri ancora, e poi non vengono tenuti in prigione e neppure espulsi, è evidente che c’è un problema. Anzi più di uno". Il problema c’è, ma forse non è della magistratura.

Ma questi signori non sono gli stessi che settimane fa si scandalizzavano per l’arresto e il consecutivo rilascio del Sindaco di Pescara, urlando contro gli errori delle toghe? Non sono forse le stesse persone che avevano intenzione di stabilire 3 giudici e non più uno solo per la decisione della custodia cautelare? Stranamente se il sindaco di Pescara vien scarcerato si grida al complotto. Quando invece al suo posto c’è uno stupratore si attaccano i magistrati.

Eppure i politici nostrani dovrebbero ben sapere che i magistrati non fanno altro che applicare le norme vigenti, ovvero le stesse approvate dal potere legislativo. Ma evidentemente qualcuno non ha ancora avvertito Cicchitto di essere un rappresentante politico.

Questo spiegherebbe tutto.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares