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 Home page > Attualità > Politica > Alfano si veste da Babbo Natale e fa il regalo a Berlusconi

Alfano si veste da Babbo Natale e fa il regalo a Berlusconi

Regali in anticipo quest’anno per il premier Berlusconi. Vestito da Babbo Natale a dispensare doni c’è niente meno che il guardasigilli Alfano. Nel testo ancora da definire in merito alla futura legge che stravolgerà (o ammazzerà) il sistema giudiziario italiano, è comparsa una voce molto particolare che scioccherà molti lettori.

Eh si, perchè mentre si fa di tutto per delegittimare il potere dei giudici, ecco in arrivo un nuovo “potere” per gli avvocati: la possibilità di interrogare tutte le persone che desiderano e convocare i testi a difesa nelle stesse condizioni dell’accusa. Tradotto? Potranno prolungare i tempi dei processi all’infinito, semplicemente appellandosi alla loro volontà di interrogare nuove persone.

Insomma, la prescrizione a norma di legge, per chi ha i soldi. In barba al milione di posti di lavoro a rischio, il pensiero più vivace che interessa da mesi l’esecutivo è quello di proteggere a tutti i costi il premier Berlusconi da qualunque esito dei processi in corso, in particolare quello per corruzione in atti giudiziari che lo tocca da vicino, il cosiddetto processo Mills. Non bastava aver fatto approvare il lodo Alfano a suon di minacce (blocchiamo 100.000 processi se non lo approvate). Il governo vuole la certezza che, anche in caso di condanna, Berlusconi sia comunque immune del tutto e quindi impunibile.


L’elfo che confeziona i regali per il Babbo Alfano è sempre lui, Nicolò Ghedini, avvocato personale del premier che risiede alla destra del padre (pagato dai cittadini italiani ndr). Il fido Ghedini l’aveva già preannunciato mesi fa, quando durante l’udienza del processo Mills sosteneva che «Ancora una volta riteniamo sia stato precluso il diritto di difesa in quanto non solo è stata falcidiata la lista dei testimoni, ma non ci è neppure consentito di sentire in maniera diretta uno dei pochi testi che abbiamo potuto citare. L’articolo 111 della Costituzione c’è, ma in realtà è come se non ci fosse, perché le difese vengono massacrate nei processi».

Detto fatto, ecco che con la scolorina il buon Nicolò correggerà i testi di legge e il premier potrà dormire sogni tranquilli. Scudo spaziale o meno, nessuno potrà chiedergli il conto per gli eventuali reati commessi. Non sottolineo nemmeno il fatto che se una persona è innocente non ha bisogno di stuprare la Costituzione e ricorrere a mille sotterfugi per bloccare i processi, questo è troppo evidente. Penso invece al fatto che, ancora una volta, per salvarne uno si farà pagare a tutti gli altri. La legge una volta approvata potrà essere utilizzata anche da tutti i cittadini, e la lunghezza dei processi è certamente destinata ad allungarsi. Se è vero che:

La Giustizia è ordine dei rapporti umani; la virtù morale per la quale si osserva in sé e in altri il dovere e il diritto; è la costante e perpetua volontà di riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto; è l’ufficio, il magistrato o il luogo dove si rende giustizia. La negazione della giustizia ovvero la mancata applicazione dei criteri della giustizia è l’ingiustizia. (Wikipedia)

Allora gentili lettori, concedetemi di affermare con una certa rabbia che in questo paese non c’è giustizia. E voi che ne pensate?

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