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Aletheia. D un gioco-so D-svelamento

 

 

Il 3° capitolo di CortocircuitOne intitolato Pazza parola. Cosa dice il dire? si apre come al solito con tre brevi richiami, uno dei quali si riferisce ad un’affermazione di Gianni Agnelli che ebbe occasione di definire Berlusconi “un parvenu. Un secondo esergo richiama invece un concetto di Isaac Rabin sul quale la regia di un vecchio TG ebbe evidente motivo di soffermarsi; l’affermazione accuratamente selezionata in lingua originale che Rabin pronunciò con voce roca fu: “The great book of life”.

 

Al solito, disattendendo l’esortazione di Umberto Eco ad imparare a leggere, ma soprattutto tralasciando quel famoso mondo parallelo del quale ci han detto Fruttero e Lucentini, all’affermazione del famoso avvocato torinese si potrebbe rispondere: “sai che scoperta”. 

 

Tuttavia se si presta fede alle indicazioni degli scrittori citati e, con loro, alla Vox che si sta ormai psicosinergeticamente sviluppando nell’Agora, seguendo il filo di un universale discorso e del suo presunto libro, scopriamo (heideggeriano disvelamento) con Francis Ponge che “Par le mot par commence donc ce texte”. 

 

Si darebbe dunque un particolare testo il cui pre-scritto ‘destino’ inizierebbe proprio con la parola par. In questo Caso però, la banale affermazione di Agnelli acquisterebbe una ben diversa pregnanza e significherebbe che, alla conoscenza di quel destino e del ‘suo’ libro, oltre a Furio Colombo che ne accenna anch’egli ne Il destino del libro e altri destini, si sarebbe unito pure Monsieur Silvio.

 

Della questione del par e del relativo texte ha trattato Derrida in Psyche. Invention de l’autre, Dell’iniziale colpo di dadi al quale avrebbe fatto seguito il necessario sviluppo di questa storia ci dice invece Gilles Deleuze nel suo Foucault

 

Nell’articolo http://www.agoravox.it/Reti-Senso-l... ho sottolineato come Papa Ratzinger abbia affidato la ‘Sapienza della Verità’ ad un matematico professore, in http://www.agoravox.it/The-D-ark-To... ho richiamato il Numeri di Philippe Sollers, mentre in http://www.agoravox.it/D-io-De-Mo-N... rimando all’articolo La neomerologia della Bestia comparso non su una rivista di esoterismo, ma su Le Scienze verso la metà degli anni Novanta. 

 

Premesso quanto sopra e parafrasando ancora l’avvocato Agnelli intervistato da un TG, potremmo dire che “tutto considerato, se alla numerologica ‘matematica sapienza’ coniughiamo il detto libro, il gioco sembra bell’è fatto. Saremmo cioè in presenza di un gioco già bello (?) e fatto e, con Derrida, della piucchepresente temporalità che lo in-forma. (In un prossimo articolo cercherò di dare ulteriore scientifica ‘ragione’ di questo strano metastorico tempo).

 

Ora che due dei famosi personaggi citati ci hanno lasciati, a chi è rimasta la titolarità del par e del suo pre-scritto libro? Ma, sopra-tutto quel libro chi lo avrebbe scritto?

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