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Aldrovandi: per il ministro Cancellieri "sembrerebbe" omicidio. Nonostante la condanna definitiva...

 

Giovedì sera è stata confermata dalla Corte di Cassazione la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per “omicidio colposo” dei quattro agenti di polizia che il 25 settembre del 2005 hanno brutalmente ucciso Federico Aldrovandi, appena diciottenne. Gli agenti sono Enzo Pontani, Luca Pollastri, Paolo Forlani e Monica Segatto. 

Non si è fatto attendere un commento del ministro degli Interni Annamaria Cancellieri, che ha detto: ''In questi casi ho grandissimo rispetto per quello che decide l'autorità preposta perché guai a mancare di rispetto e fiducia nella magistratura''. Il ministro ha poi aggiunto ''se ci sono stati, come sembrerebbe, degli abusi gravi, è giusto che vengano colpiti''.

Non si spiega come mai, dopo tre gradi di giudizio e la sentenza definitiva, Cancellieri abbia deciso di utilizzare ugualmente il condizionale "sembrerebbe". La dichiarazione non è sfuggita ai genitori di Federico Aldrovandi, che sul blog hanno scritto:

"Francamente non comprendiamo le parole del ministro riportate in Ansa.

Il Ministro Dell ‘Interno interviene nella nostra vicenda oggi, quando è stata messa la parola fine ad ogni discussione sulla verità di quanto accaduto a nostro figlio.

Il Ministro dell’Interno, nei primi mesi successivi alla morte di Federico, ci aveva voluto incontrare ed aveva chiesto per noi che si facesse luce su quanto accaduto attraverso un regolare processo.

Oggi dopo sette anni di processi, tre gradi di giudizio, il Ministro Dell’Interno usa il condizionale o la formula dubitativa per interpretare il caso Aldrovandi.

”Se ci sono stati degli abusi…sembrerebbe…” e così via.

Perché allora usa il condizionale quando il Suo ruolo istituzionale non lo permetterebbe?

Perché mette le mani avanti dichiarando rispetto per la magistratura mettendone poi in dubbio l’operato?

Quel condizionale sig Ministro, è fuori luogo, inopportuno e poco rispettoso delle Istituzioni.

Non può il ministro dell’interno mettere in discussione una sentenza passata in giudicato su una questione singola e specifica.

Sono stati commessi abusi tanto gravi da provocare la morte di un ragazzo appena maggiorenne, incensurato e di buona famiglia.

Padre poliziotto e nonno carabiniere.

Quel padre poliziotto e quel nonno carabiniere che appartengono alle forze dell’ordine di cui Lei giustamente parla, hanno pazientemente aspettato 7 anni di processo e tre sentenze per veder riconosciuta quella verità terribile che sempre hanno saputo.

Auspicheremmo uguale rispetto da parte Sua.

Patrizia e Lino Aldrovandi ,

Genitori di Federico, morto per colpa di 4 poliziotti tutt’ora in servizio.

Grazie".

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.177) 25 giugno 2012 23:08

    Paraculi? probabile.

  • Di (---.---.---.58) 26 giugno 2012 19:53

    La morte di un giovane è sempre un’evento atroce, ma bisogna non essere qualunquisti e ragionare non solo col senno di poi...

    Io stesso posso, nel mio piccolo, testimoniare come i ragazzi sono diventati incontrollabili e violenti nella maggior parte dei casi, in un locale pubblico un ragazzo forse al massimo 18enne solo perchè ho incrociato il suo sguardo ha inveito contro di me, ma fortuna sua mi sono preso le bestemmie e le parolacce è non ho ceduto alla momentanea voglia di dargli un bel ceffone.
    Nei locali pubblici si servono becante superalcoliche a minorenni fino a farli ubriacare, non considerando gli stupefacenti.
    il sabato ci sono tutte le pattuglie fuori, nella località di mia competenza, per sedare le risse oramai divenute la prassi senza considerare i danneggiamenti a cose e persone in ospedale finite.
    La verità è che le forze dell’ordine sono deputate a mantenere l’ordine ma le famiglie si dissociano dal controllo della prole, anche di maggiore età .
    la mamma del giovane Aldobrandi non si è mai accorta dello stile di vita del figlio ? 
    Comunque non giustifico i poliziotti a priori, assolutamente, ma non credo che quegli agenti siano dei serial killer.
    Io ho assistito a genitori che con tanto di verbale spiccato nei confronti dei figli inveiscono contro agenti magistrati ecc. ecc. a scuola gli insegnanti non possono rimproverare seriamente gli alunni perchè gli creano turbe psichiche ed alla fine ci ritroviamo generazioni di ragazzi senza educazione e controllo.
    I genitori oggi dicono che sono amici dei figli così hanno un rapporto confidenziale con loro, ma non pensano che il loro ruolo è diverso dall’essere amico.. è di essere educatore con autorità ed amore. Questo essere amici li rende sempre più spesso genitori di figli defunti, per qualsiasi motivo, ed invece che cercare di fare un pò di autocritica oltre che responsabilità altrui.... cercano il carnefice dimenticando, nella maggior parte dei casi di essere complici.

  • Di (---.---.---.177) 26 giugno 2012 21:08

    A ricordo del carabiniere santarelli massacrato da uno di questi bravi bambini appena diciottenni .. continuiamo cosi bene bene aldovrandi eroe e giuliani eroe .STIAMO TUTTI IMPAZZENDO1 io sono con le forze dellordine! HANNO FATTO BENE A DIFENDERSI.

    • Di (---.---.---.205) 28 giugno 2012 20:01

      condivido in pieno quello che dici: se giuliani è un bravo ragazzo allora quelli come me che non hanno mai messo un passamontagna e non tirano un estintore addosso alle forze dell’ordine vengono solo considerati debosciati? Questi cretini danno mille giustificazioni per un tossico che ti rompe il vetro dell’auto, ti rapina in pieno giorno in una normale passeggiata in un parco pubblico, mentre sono pronti a condannare se reagisci e gli spacchi le ossa.

    • Di (---.---.---.6) 18 luglio 2012 00:26

      E tu che ne sai che "si sono dovuti difendere" ? In quattro poliziotti con manganelli contro un ragazzo da solo ? In ogni caso la dinamica è ormai chiara: qualunque cosa avesse fatto ormai non era in condizioni di nuocere, avevano da portarlo solo in questura ed invece lo hanno amazzato di botte quando era già ammanettato ed indifeso: due manganelli rotti, 54 lesioni su tutto il corpo, i genitali sfondati, segni di trascinmento sull’ asfalto ...vatti a leggere gli atti del processo. Potrebbe capitare anche a te domani, se incontri la pattuglia sbagliata. 

  • Di (---.---.---.33) 10 luglio 2012 02:28

    cara ministra, ha fatto una figuraccia ad usare il condizionale, perchè visto il suo ruolo istituzionale, davanti ad una sentenza della cassazione, avrebbe dovuto giustamente coniugare il verbo per definire i fatti accaduti perchè in tal modo sono stati accertati dalla magistratura. con l’occasione poteva inoltre spiegare ai coniugi aldrovandi chi era effettivamente loro figlio, sempre in base a quanto accertato dalla magistratura e quindi sempre senza usare il condizionale. infatti il loro bambino ( perchè sui blog girano quasi tutte foto di lui neonato, bambino o ragazzino) ha aggredito i poliziotti costringendoli ad usare la forza per difendersi e per fermarlo, se così non fosse il tribunale avrebbe condannato i poliziotti per omicidio volontario e non per eccesso colposo. tante persone credono infatti si tratti di un omicidio volontario perchè qualcuno ha fatto passare il messaggio che un ragazzino non può girare solo e tranquillo per strada che rischia di essere pestato a morte dalla polizia senza alcun motivo.

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