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Alcol alla guida, norme più severe.... e più inutili

Puntualmente si verifica l’incidente mortale dovuto all’alcol e si riparla di inasprire i limiti. C’è già una proposta di legge per abbassare la soglia per il ritiro della patente dallo 0,5 allo 0,2% di tasso alcolico (espresso in grammi di alcol ogni 100 ml di sangue). Non hanno ancora capito che per combattere la guida in stato di ebrezza servono più controlli, non limiti più bassi, perché sono già ridicolmente prossimi allo zero. Cosa faranno una volta che l’avranno raggiunto? Porranno il limite al di sotto dello zero?

Siamo già al paradosso che il malcapitato automobilista modello che si fa un paio di birre o di bicchieri di vino a cena rischia di vedersi sospesa la patente. Ma le probabilità di beccare l’ubriaco al volante prima che compia un massacro sono quasi inesistenti. In Italia si eseguono ogni anno un milione di alcol-test, contro i dieci milioni in Francia. L’automobilista italiano ha una possibilità ogni 74 anni di essere fermato per un controllo di questo tipo.


Sarei poi curioso di conoscere la percentuale di automobilisti coinvolti in incidenti che presentano un tasso alcolico inferiore allo 0,5 o persino all’1%. Tra l’altro, con i limiti attuali già rischiamo di attribuire all’alcol incidenti causati in maniera preponderante da ben altri fattori. Se ti capita di bere un paio di bicchieri di vino e di avere un incidente, anche se probabilmente quella quantità di alcol avrà contribuito in modo insignificante, il sinistro verrà comunque catalogato tra quelli dovuti all’alcol.

E in quanti casi che leggiamo sui giornali l’"ubriaco alla guida" schiaffato in prima pagina non era affatto tale, ma lo è diventato in ragione di una quantità d’alcol che si assume normalmente in un pasto? E vogliamo parlare dei casi di sonnolenza dopo i pasti? Perché non porre dei limiti anche ai grammi di pasta ingeriti prima di mettersi al volante?

In Italia siamo dei campioni nel darci delle leggi impossibili da rispettare, violarle praticamente tutti, e non risolvere mai nulla.

Commenti all'articolo

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.201) 15 dicembre 2008 20:36

    Hai perfettamente ragione. Ci vorrebbero autostrade a tre corsie, non limiti ridicoli di questo tipo. Mi farebbe piacere conoscere davvero i dati di cui parli.

    Ciao

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.201) 15 dicembre 2008 21:01

    Intanto ho trovato questi dati, che il sito del Ministero della Salute dice siano dell’ISTAT.

    Nel 2006 la percentuale di incidenti dovuti a guida in stato di ebbrezza è stata dell’1,4%, ovvero per un totale di 4.246 casi a cui, naturalmente, vanno sottratti, come giustamente ha scritto Federico, quelli in cui il tasso alcolico era marginale ed estraneo alle cause dell’incidente.

    Ciao a tutti

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.201) 15 dicembre 2008 21:27

    Sono riuscito a trovare i dati Istat "orginali" ed aggiornati.

    Nel 2007 gli incidenti causati da ebbrezza da alcol sono aumentati a 4.538, vale a dire l’1,97% del totale degli incidenti verificatisi. Di questi 4.538 incidenti da alcol solo 105 sono risultati mortali (54 scontri tra veicoli in marcia, 7 scontri fra un veicolo in marcia ed uno fermo e 10 pedoni investiti).

  • Di EcoReckon (---.---.---.143) 16 dicembre 2008 09:04

    Salve, vi scrivo da Tallinn -Estonia. Qui non si puo guidare anche solo se si beve un bicchiere, il limite e 0,2%. Quindi praticamente zero. La grossa differenza pero tra qui e l´Italia, sono ad esempio i mezzi pubblici che alle 5 ricominciano a girare con una certa regolarita, i taxi costano veramente poco e i locali sono nel centro storico e non nelle periferie. Questi tre fattori fanno si che i giovani non debbano prendere la macchina durante il weekend per andare a divertirsi e ballare. Una delle soluzione non sono tanto i test o i limiti, ma sono politiche urbanistiche e abitative che includano i divertimenti per i giovani nei centri storici o i zone ben definite, Invece l´Italia che e un paese vecchio e vissuto da vecchi si ostina a dare ragione alle persone anziane che vivono nei centri storici e che si lamentano in continuazione dei giovani che schiamazzano durante il weekend. La soluzione non e nella legge per guida ubriaco, la soluzione sta nelle soluzione di politica urbanistica e sta nella testa dei genitori. Infatti il ventenne che domenica ha investito il gruppo di persone a Milano guidava una Bmw, mi ricordo che non troppi anni fa, 8anni, c´era un limite per la cilindrata della macchina che un neo-patentato poteva guidare, non credo che quella Bmw rispettasse tale cilindrata. I genitori sono i primi a lamentarsi a fare le crociate contro gli ubriaconi al volante, ma se cominciassero con il dare una 500 anziche un bolide, forse le cose comincerebbero a cambiare.....ah un altro appunto finche la legge sulle droghe equipara la cocaina alla hashish i giovani continueranno a consumare cocaina che come si sa bene e un eccitante, fa sentire superiori e invincibili...anche al volante!!

  • Di DD (---.---.---.140) 16 dicembre 2008 10:47

    Mi consola sapere che ci siano persone che la pensano come me riguardo l’argomento(spero solo che abbiate più di trentanni). Dico poche cose in quanto giovane e in quanto giovane che si sposta spesso in macchina per fare festa fuori città.
    La gente oggi ha paura di guidare per i controlli, di conseguenza si annoia di più e fa meno cose, ma non per questo beve di meno. Inoltre se parlate a ragazzi sui trenta, vi possono tranquillamente dire che fino a qualche anno fa era prassi uscire fuori città e farsi magari due tre ore di macchina per raggiungere una festa, pero’ c’erano meno incidenti.
    Inoltre in questo momento sono a Parigi, e qua per i giovani é impensabile che uno vada in giro ubriaco il week end. Ma cosa vuol dire ubriaco?
    Erano le sei di mattina sabato quando gli ho chiesto alla mia amica se sarebbe stata in grado di guidare, e lei mi ha risposto:"si". Tutti i discorsi appena fatti gli sono caduti. L’ubriacatura ad un certo punto passa (1), le persone reagiscono diversamente agli effetti delle sostanze(2), non é questo il problema, bensi’ il fatto che anche sull’intrattenimento si vuole mettere le mani per distruggerlo (3). La disinformazione regna sovrana (equiparare le varie droghe poi, non é definibile razionalmente come cosa), come in tutti i settori della società.
    Essere considerati potenziali assassini é una delle offese più infami che una persona puo’ subire, di conseguenza penso che tutte le associazioni, enti ecc che combattono il fenomeno, per quanto rispetti il loro dolore, non sono altro che un ammasso di ignoranti che non sanno neanche di quello che parlano.
    Solo il senso di responsabilità puo’ risolvere i problemi. E sapete qual’é il vero problema? Che non ci sarebbe neanche da discutere.

  • Di Federico (---.---.---.10) 16 dicembre 2008 11:49

    Grazie a tutti per gli interessanti interventi. Sono stato di recente ad Helsinki e a Tallinn e devo dire che la situazione è difficilmente paragonabile alla nostra per le condizioni estreme del clima, il numero di abitanti e quindi l’efficienza dei trasporti pubblici. Ma anche dal punto di vista culturale. Le autorità hanno molta paura dell’alcol perché a causa del clima (e dei mesi di buio quasi totale) la gente ne fa un uso incredibile, ma c’è anche la cultura che dopo un bicchiere di birra non si guida neanche una bici. Visto con i miei occhi.
    Saluti

  • Di ciccio (---.---.---.131) 1 febbraio 2009 18:59

    Per farvi un’idea vi posso solo segnalare che alcune pattuglie si sono fermate a 300 metri dall’uscita del locale, non c’erano altre vie alternative per uscire quindi dovevi per forza passarci davanti, hanno fermato e applicato le varie sanzioni previste in una sola serata a 50 patenti circa con tasso 0,52.
    Risultato che il locale ha perso la clientela per parecchie settimane.
    Ma vi sembra corretto una cosa di questo tipo????

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