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Al Manzoni di Milano l’Anatra all’Arancia è di grande attualità

Sarà per la vicenda, in cui “si ritrovano gli eterni temi dell’amore, della gelosia, della fedeltà e dell’infedeltà” propri del rapporto di coppia. Sarà per il luogo, le stesse poltrone e lo stesso palco galeotti alcuni anni or sono. Fatto sta che mai programmazione del Teatro Manzoni poteva definirsi più “sulla notizia".

A dispetto delle troppe ed il più delle volte facilone ricostruzioni e rivisitazioni della crisi coniugale più nota d’Italia che ci vengono propinate in questo periodo, tuttavia, “L’anatra all’arancia”, il capolavoro della commedia leggera, riesce ancora una volta a non emettere giudizi su chi o cosa sia il responsabile. Si limita a proporre una modalità innovativa, fatta di astuzia ed energia che si è capaci di mettere in campo quando si ama e si vuol riuscire, ad ogni costo, (forse sta proprio qui la sostanziale differenza...) a tenere il compagno/a accanto a sè.


Corrado Tedeschi
conferma le doti che ne fanno uno degli attori italiani più amati; Debora Caprioglio gli tiene testa in quel tipico meccanismo competitivo uomo/donna caratteristico di testi simili. Entrambi non sfigurano al confronto con illustri predecessori (Ugo Tognazzi e Monica Vitti, Alberto Lionello e Franca Valeri, Marco Columbro e Barbara De Rossi) che ne hanno interpretato la parte. Gloria Bellicchi e Mino Manni ben interpretano il rispettivo ruolo (avvenente segretaria e affascinante tenutario) teso a dar man forte al partner favorendone, di fatto, il ricongiungimento col consorte. Spumeggiante Gioietta Gentile, colf di famiglia, che unisce alla parlata meneghina una simpatia contagiosa.

 

per www.panorami.info Cristiano Robbiati

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