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Agcom, proroga di 60 giorni. Ma non oltre

La prorogatio degli organi collegiali dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni "non potrà protrarsi oltre i 60 giorni dalla scadenza del mandato dei suoi componenti". A scriverlo è la seconda sezione del Consiglio di Stato nel parere sul quesito presentato dalla stessa Agcom.

Il mandato del presidente Corrado Calabrò e dei commissari scade oggi. Per il Consiglio “non sembra esserci dubbio” che i componenti di tutti gli organismi dell’authority siano di nomina parlamentare, anche il presidente, perché nonostante sia “nominato con decreto del presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, vede la proposta della propria nomina sottoposta al parere delle competenti Commissioni parlamentari, che devono esprimere parere favorevole a maggioranza dei due terzi dei propri componenti”.

Per il Consiglio l’importanza delle mansioni svolte dall’Agcom non permette una sospensione dell’attività; tuttavia, proprio perché di proroga trattasi, “l’organo dovrebbe limitarsi all'adozione degli atti di ordinaria amministrazione e di quelli urgenti ed indifferibili". 

Dunque, entro 60 giorni dovremmo sapere se i prossimi sette anni saranno caratterizzati, come gli ultimi, dalla necessità di combattere un’autorità (in)dipendente o se stavolta le nomine (ci crediamo poco, davvero poco) non saranno il prodotto dei soliti giochi di palazzo.

In questo, non resta che augurarci #Quinta4President.

LEGGI ANCHE: Quanto è importante la presidenza Agcom

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