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A picco un battello nella Senna

A Parigi sabato sera, il piccolo ristorante "Le Tournebièvre" all’angolo della prestigiosa Rue de Bièvre, - dove abitava François Mitterand - e del Quai de La Tournelle, si è trasformato in centro emergenza per le vittime del dramatico incidente avvenuto sulla Senna verso le ore 22. Mentre i clienti cenavano, i vigili del fuoco hanno requisito il locale per poter accogliere le vittime del naufragio di un motoscafo privato che sarebbe stato speronato da un bateau-mouche "La Besogne", una di quelle grande navi vetrate che portano i turisti lungo il fiume della capitale francese. Subito i proprietari del Tournebièvre hanno spostato tavoli e offerto l’aiuto logistico ai medici per permettere alla decina di persone soccorse di poter essere esaminate. Fuori, il Quai de la Tournelle, e le sue fondamenta sono stati chiusi al traffico e al pubblico, fino all’apertura di un perimetro stampa ai giornalisti. I reporter che hanno provato ad oltrepassare le barriere sono stati respinti energicamente dai poliziotti. Quelli che hanno provato di ottenere un’intervista della proprietaria del ristorante sono stati invitati a andarsene dalle forze dell’ordine e dalla stessa proprietaria, poco disposta a risponderli dopo un tale shock.

 

In effetti per la giovane coppia, che da un mese solo aveva aperto questo ristorante di cucina tradizionale francese, la notte di sabato é stato un battesimo tragico. Aiutati dal fratello e la zia hanno saputo affrontare una situazione terribile con calma e dignità. Loro, che erano gli unici a poter accedere al luogo del dramma fino all’apertura e all’accesso alla stampa, non si sono allontanati per guardare la rarissima scena dei sub in azione a 100 metri di Notre-Dame.

Non hanno, malgrado il loro sicurissimo valore commerciale fatto nessun filmato, nessuna foto delle vittime, bagnate, scioccate, traumatizzate con i loro telefonini né fuori, né dentro il ristorante. Un salvataggio, il giorno della visita del Papà a Parigi, di fronte alla Cattedrale, sarebbe stato uno scoop...

Un giornale come Paris Match l’avrebbe comprato subito. Fortunatamente non siamo tutti così, pronti a tutti i costi a fare i soldi sulla disgrazia degli altri. Quando sono arrivato, chiamato dal fratello della proprietaria, sono stato l’unico a poter entrare nel locale. Lì c’era ancora una coppia sotto le coperte metalizzate, non mi é venuto di intervistarli neanche un secondo, queste persone erano terribilmente ansiose... l’esclusiva sul malessere...no grazie. Il capo dei vigili ci ha allora discrettamente detto che due persone, soccorse dai sub, un uomo e un ragazzino erano stati appena trasferiti in un stato critico all’ospedale. Dopo poco ore, il supermediatico ministro dell’ Ecologia (con delega al trafico fiuviale) Jean-Louis Borloo e il sotto-segratario ai trasporti Dominique Bussereau, seguiti da un armarta di telecamere sono arrivati sul luogo della collisione, luogo poco distante dei domicili, o dai ristoranti dove i dirigenti francesi si trovano generalmente il sabato sera. Domenica mattina ho sentito alla radio che il bambino e l’uomo sono sfortunatamente decedute. Un’inchiesta é stata aperta per omicidio involontario all’indirizzo dei due piloti del Bateau-Mouche.

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