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Il razzismo che ha coperto la strage

Tre mesi fa mentre camminavo per via Roma sotto il palazzo del Banco di Napoli, uno dei più belli esempi di architettura fascista, sono capitato davanti a una bancarella che vendeva souvenirs tipici: cuscini con stampe di Maradona, Lavezzi, manifesti di film di Totò e... coloratissime magliette di Mussolini. Belle! Fatte bene, tipo Che Guevara, col viso stilizzato su fondo blu, verde e ovviamente nere per i puristi.

A pochi metri, gli ambulanti africani vendono borse false tra due montagne di spazzatura e un negozio di lusso. Provavano a piazzare la loro merce a un corteo di coppie tirate a lucido che, come me, attraversava la Galleria Umberto per andare a vedere "I lombardi alla prima crociata" di Verdi, al San Carlo. Bellissimo! Ma Verdi in due ore non ha potuto dirmi niente su rapporti tra Occidente e Oriente, tra Nord e Sud come quella scena in strada che, oggi, mi torna in mente.

Una visione concentrata del degrado della nostra civilizzazione, che vale quanto tutte le tragedie e tutte le commedie. Oggi in Europa è successa una cosa gravissima.

Alla strage di Castel Volturno, il Consiglio dei Ministri ha risposto con: Esercito, controlli sistematici degli immigrati e test DNA per il ricongiungimento dei familiari. Un piano umanitario all’altezza del pogrom; di più, all’altezza di questa nuova crociata camorristica. Ma attenzione, Maroni non vuole che gli immigrati prendano questo onorevole e cristiano aiuto come un passo indietro... Per raffreddare gli animi, e non cadere in un controproduttivo buonismo, ha fatto capire, in una delle sue ormai mitiche dichiarazioni, che non era per tanto per loro il caso di “attegiarsi” (alzare la cresta in italiano, ndr): "la necessità di definire meglio le procedure per evitare abusi ". Quando la confusione è così grande la vita diventa un imbuco felliniano, un delirio malsano che neanche Malaparte avrebbe sognato: bisogna essere adulti, chiari, precisi.

No, tutti gli immigrati non sono buoni, ben disposti, lavoratori. Una parte importante della comunità africana di Castel Volturno è legata ad attività illegali. Noi che giriamo queste zone, lo sappiamo benissimo. Sulla strada che porta a Mondragone, quando vediamo un conduttore di colore, siamo attenti perché molto spesso è senza patente, guida malissimo e non si ferma mai in caso di incidente.

Abitano lì, nelle villette che una volta erano quelle degli soldati americani della NATO. Delle belle ville diventate crack house, bordelli o dormitori. Quanti di loro spacciano o gestiscono la prostituzione ? Non lo so.


Quanti sono stati ammazzati dai killer dell’est, mandati dai casalesi perchè avevano sgarrato? Qui si racconta questo, che ad ammazzare i neri mandano gli ucraini, che poi, spesso, sono ammazzati a loro volta.

In tanti non hanno documenti, non esistono.Tanti di loro sono spariti in questi ultimi anni. Sono storie di criminalità. Ma l’altro giorno non hanno sparato sui loro soldatini troppo golosi o indisciplinati, hanno sparato sui "negri". Forse, tra di loro c’era qualcuno che spacciava... ma gli altri sono solo altri "negri" che se la fanno con i “miei” "negri". Non si tratta di razzismo... Sfruttare il razzismo “ambientale” serve solo a rendere più facile l’operazione.

Perché ucciderli uno a uno quando abbiamo la possibilità di farlo in una sola volta?

Di contro dire che i camorristi sono, per natura, razzisti, non è affatto giusto. Quanti tra di loro si sposano una domenicano o adattano dei bambini africani? Chi vive a Napoli, nei quartieri popolari, lo sa benissimo. Chi ha letto la storia di Casalesi sa di storie di coppie meticce come quella di Bardellino. E se la Camorra rurale e forse più emertica presenta questi mix non si può neanche dire che abbia un’ideologia fascista.

No, la verità è che il governo italiano spinge un intero paese a considerare le minoranze come dei delinquenti e non condanna più l’ideologia fascista. Crea un clima terribile, pericolosissimo. Un clima in cui l’emergenza deve essere costante per poter derogare a tutto e a tutti.

Sono convinto che le recenti dichiarazioni di Maroni, Alemamno e La Russa non aiutano a rasserenare il clima che ha potuto rendere possibile questo massacro. I mandanti avranno sicuramente pensato, o peggio inconsciamente sentito, che l’aria nera che circonda il paese avrebbe velato questo crimine atroce come un semplice agguato.

Sono morti i delinquenti, ammazzati da altri delinquenti. E così è stato detto e scritto, sui giornali e nelle televisioni. Non è così e se la motivazione non era il razzismo, il razzismo era una componente fondamentale del dramma . Una strage mostruosa che purtroppo è stata superata nella vergonga dalla risposta che le autorità hanno dato. Una risposta che promuove la teoria dello shock culturale e perora la divisione tr

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