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A difesa delle Isole Tremiti

Ricordiamola subito questa storia, nonostante i vari incidenti che continuano a esserci in tutti mari del mondo, di maree nere o a causa di negligenze o a causa di calamità naturali. La Ministra Stefania Prestigiacomo ha autorizzato le esplorazioni e le eventuali trivellazioni nel più piccolo braccio di mare del Mediterraneo ovvero nel mar Adriatico, in uno dei posti più belli in assoluto: le isole Tremiti.
E se tutto dovesse andar bene nella ricerca, si troverebbe petrolio di bassa qualità, adatto solo a fare bitume, ma adatto nel caso di eventuale incidente a distruggere l’intera economia della zona, basata sulla pesca e sul turismo.
E se molti possono permettersi di speculare, chiaccherare, di esprimere pareri, di ergersi ad ambientalisti o a interpreti del futuro… chi non può farlo invece sono i cittadini direttamente interessati, in cui oltre a vivere il presente con incertezza e ansia, non sono più in grado di programmare niente.
E la vita che continua a essere continuamente, violentata, saccheggiata, depredata, umiliata. Una delle caratteristiche del Gargano e delle Isole Tremiti è un rapporto secolare di armonia con la Natura; sembrerà strano in un mondo basato sul consumismo e sul possesso, ma quel muoversi in armonia è riuscito a preservare una zona bellissima ,che per quanto riguarda la biodiversità non ha niente di simile in Europa.
Ora invece di promuovere questo Paradiso, si pensa a distuggerlo.
Federico II di Svevia diceva: "Se Dio conoscesse questa piana di Puglia, luce dei miei occhi, deciderebbe di vivere qui”.
Stanno nascendo varie iniziative per far ritirare questo decreto ministeriale. Le associazioni hanno creato una rete e oltre alle associazioni delle Regioni interessate si stanno aggreggando associazioni di altre Regioni e di altri Stati; il mondo è stanco di questi scempi.
I cittadini delle Isole Tremiti, in prima linea in questa vicenda, hanno creato un comitato permanente pronto a ogni forma di lotta e di protesta.
Questo il comunicato emesso dai cittadini a difesa del mare delle Isole Tremiti: “In seguito alle istanze presentate dalla Petroceltic, riguardanti permessi di ricerca in aree a 13 miglia circa dalla riserva marina delle Tremiti.In seguito anche alla grande manifestazione di Termoli del 07 Maggio 2011, dove svariate istituzioni, oltre a circa 280 associazioni, hanno rinnovato il loro diniego alle ricerche petrolifere nei pressi dell’arcipelago pugliese, in quanto totalmente incompatibili con le attività prevalenti nella riserva marina delle Isole Tremiti.La popolazione prende atto delle proposte legali concrete da parte di alcune istituzioni territoriali, quali:la presentazione di ricorsi a tali istanze da parte della Regione Puglia, col comune di Peschici e Rodi Garganico;la proposta di riperimetrazione dell’Area Marina Protetta, presentata dal Parco del Gargano al Ministero dell’Ambiente.I cittadini sono perfettamente a corrente che tali azioni, in caso di buon fine, porterebbero ad un reale allontanamento delle ricerche dalla riserva marina Isole Tremiti.D’altronde a tutt’oggi tali provvedimenti, in particolare la proposta di riperimetrazione dell’AMP, non sono state ancora concretizzati dalle istituzioni statali competenti.Rimane a tal punto concreto il pericolo che tali ricerche e trivellazioni petrolifere possano comunque attuarsi in zone ancora troppo vicine alle isole.In attesa di rassicurazioni, e dell’eventuale accettazione di tali azioni di tutela, la popolazione si trova nella condizione necessaria di attuare ogni tipo di protesta e mobilitazione, che possa mantenere viva l’attenzione sul problema.La cittadinanza tutta non ha dubbi: le ricerche e le eventuali trivellazioni petrolifere danneggerebbero irrimediabilmente le attività economiche prevalenti della popolazione locale, quali la pesca e il turismo.Pertanto gli isolani sono tutti d’accordo sulla necessità che vengano attuate eventuali azioni di protesta collettiva.A tal scopo, il giorno Venerdi 13 Maggio, corrente anno, la popolazione parteciperà ad un sit-in di protesta di fronte al Municipio, cercando di mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sul pericolo delle trivellazioni nei pressi dell’area marina protetta Isole Tremiti.Tale mobilitazione totalmente pacifica, di cui questa è la prima iniziativa, verrà attuata fino a conferma da parte del Ministero dell’Ambiente, di un reale allontanamento dalle isole di tale minaccia alla salute e alla quasi totalità delle attività economiche presenti nell’arcipelago.La cittadinanza, spiacente che una tale azione possa portare disagi e ripercussioni sulle attività economiche dell’isola e dei centri di arrivo, quali Termoli ed il Gargano, spera oltremodo che gli operatori possano capire l’assoluta necessità della suddetta mobilitazione.Se l’intenzione di alcune multinazionali è quella di distruggere in pochi anni l’unica economia su cui si basa il territorio tremitese, allora è preferibile che ciò venga effettuato anticipatamente dagli stessi isolani, ad oltranza, fino all’accettazione di proposte concrete a tutela del territorio”.
 
LEGGI ANCHE: Da Termoli, il No alle trivellazioni petrolifere si estende a tutto l’Adriatico

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