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A Napoli Monaldi in Mostra, Arte Accaduta 2

Da lunedì 12 a sabato 17 dicembre 2011 si è svolta a Napoli, all’aula magna Monaldi dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi - Cotugno - C.T.O.), la IV Edizione Monaldi in Mostra Arte - Artigianato - Cultura, con cui il giornale informando.uil e l’Azienda dei Colli hanno inteso rinnovare la partecipazione al processo culturale della città, ponendosi come soggetti erogatori - oltre che di servizi sanitari - anche di cultura di alto profilo, sia per la partecipazione qualificata, sia per il pregio delle opere esposte (di pittura, di scultura ed anche fotografie, presepi, pastori, artigianato).

Tra i partecipanti lo psichiatra e psicoterapeuta Maurizio Mottola con Arte Accaduta 2undici "produzioni artistiche" scaturite dall'interazione con il computer -.

Le produzioni artistiche di Arte Accaduta 2 sono il prodotto casuale del computer da cui sono scaturite come "errore" (secondo una logica basata sul principio di causa ed effetto); però sono suggestive e quindi, poiché l'autore (in quanto colui che comunque ha interagito con il computer) non aveva alcuna intenzione né alcuna previsione sul prodotto finale, la migliore definizione trovata è per l'appunto quella di "Arte Accaduta". Dicendo così si esprime anche la vicinanza dell'autore all'approccio Zen, nel quale l'accadere fa parte della matrice costitutiva del tutto universale. La nostra tradizione occidentale invece si poggia molto sull'assunto "poietico", cioè del "fare" partendo da un'intenzione ed attraverso un'abilità operativa "artistica". Niente di tutto questo: usando il computer sono scaturite delle "produzioni artistiche", sulle quali non si è effettuato nessun intervento (se non quello di riprodurle per averne 99 copie numerate e firmate).

L'autore le esibisce perché gli piacciono e possono piacere anche ad altri. È ciascun visionatore a costruire un senso dell'operazione, che altri possono condividere oppure non condividere. L'autore Maurizio Mottola si occupa da tempo del rapporto tra realtà e rappresentazione della stessa, cercando le modalità più efficacemente espressive della paradossalità della condizione umana, nella quale l'individuo si sforza incessantemente di trovare un senso oggettivo delle cose, rimanendo poi ogni volta con il solitario e personale senso della realtà, ineluttabilmente non oggettivo ed al massimo condivisibile con altri.

Ciò inerisce anche il rapporto tra fare ed accadere, tra l'idea di poter intervenire efficacemente sulla realtà e l'idea che alla fin fine la realtà accada come risultante di un intreccio indipanabile di forze, il cui senso di svolgimento è cognitivamente inafferrabile nella sua complessità di innumerevoli interazioni. Il rapporto tra fare e accadere diviene la metafora dell'equilibrio tra le forze umane e quindi limitate e le forze del contesto in cui il soggetto è inserito e quindi sovrastanti. Dunque anche l'arte si pone tra fare ed accadere, se succede che anche dal computer scaturiscono, al di là delle intenzioni dell'operatore, delle "produzioni" che poi il processo soggettivo di attribuzione di senso può anche definire "artistiche".

Già oltre quattro anni fa (sabato 22 settembre 2007) furono esposte in Arte Accaduta le prime quattordici “produzioni artistiche” scaturite dall'interazione con il computer, in Arte Accaduta 2 vengono esposte le successive undici “produzioni artistiche”, che sono le ultime, in quanto il computer si è definitivamente rotto. Ciò rende omaggio al concetto Zen di “impermanenza”, in cui tutto diviene e continuamente si trasforma, evidenziando il ciclo vitale della nascita, durata e morte, che oltre gli esseri umani riguarda l’intero universo in continua trasformazione. Claudia Del Vento 

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