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Con un se e un ma, senza violenza, ma con rancore, mi consenta Cavaliere: dico la mia

“Violenza Costituzionale".

“Violenza Costituzionale": così titolava "Il Giornale” di Feltri l’aggressione al Presidente del Consiglio, un fatto di cronaca nera e di un triste disagio mentale, trasformato una storia drammatica che ha varcato i confini dell’assurdo.
 
Fossimo un Paese civile non sarebbero scoppiate le strumentalizzazioni politiche, soprattutto da parte di membri del Governo. In questi giorni ho visto sfilare e parlare altrettanti pazzi dagli schermi televisivi e dalle colonne dei giornali. Un’anteprima di ciò che accadrà nei prossimi giorni appena accennata nella cronaca di queste ore, nelle dichiarazioni delle tante figure istituzionali che popolano questo nostro Paese. Si sono evocate le BR, l’omicidio Calabrese, gli anni di piombo, i centri sociali eversivi, la strategie dei giudici, la sinistra forcaiola, il terrorismo, ecc. Il ministro Ignazio La Russa, invece, si è già prestato ad un azzardato sillogismo tra manifestazioni ed attacchi fisici. Si sono sprecate anche parole di circostanza: condanna senza se e senza ma, solidarietà dovuta, sdegno per la vile aggressione, stemperare il clima di odio e delegittimazione, aggressione ingiustificata e ingiustificabile, gesto inqualificabile, episodio di esecrabile gravità, bla bla bla.
 
Pur condannando il gesto, non saprei chi è più squilibrato: il povero Tartaglia o tutti quelli che, con finta democrazia, seminano odio politico e che appaiono in queste ore in tv. Un diluvio di insulti mediatici, di aggressioni verbali, di insinuazioni gratuite. Ovviamente, tutto all’insegna della decantata non violenza
 
Le ferite inferte dal pazzo solitario guariranno presto. E’ la ferita narcisistica che mi preoccupa, visto che lui non concepisce che non lo si ami nonostante le contumelie che riversa ogni giorno su giudici, comunisti, coglioni di sinistra e affini. Non sarà che lui è lui e gli altri...come diceva il "Marchese del Grillo”? Chi è pazzamente innamorato di sé stesso commette sempre questo tragico errore di valutazione.
 
Di matti è pieno il Paese, da sempre. I bagni di folla di sicuro sono gratificanti; dolci massaggi per un ego smisurato; una droga a cui è molto difficile rinunciare, specie dopo che per anni se n’è fatto un uso massiccio. Con la percentuale di squilibrati che c’è in giro, però, è da irresponsabili abusarne. E’ la conseguenza del clima di odio che ha creato, con il razzismo e l’abbandono della legalità e dei problemi della gente. Condannabile sicuramente il gesto del folle, ma più condannabile chi ci governa e che semina insulti quotidianamente, creando ”ferite” non curabili con un ricovero al San Raffaele di Milano. La violenza costituzionale c’è anche per chi la subisce. Con un se e un ma, senza violenza, ma con rancore, mi consenta Cavaliere: ho detto la mia.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.52) 17 dicembre 2009 19:00

    Modesto contributo. Nel paese del Barbiere e il Lupo la "paura" fa dire e fare cose davvero strane. Alla ragionevolezza subentra l’esaltazione collettiva. La storia insegna che la "febbre" del Tribuno può crescere fino a diventare un fiume in piena .. e tutti sanno che un fiume in piena trascina di tutto. Abbassare i toni significa aprire un corretto confronto nel rispetto delle regole dettate dalla Costituzione. (altro ancora => http://forum.wineuropa.it

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