8 marzo: una giornata qualunque di Abusi in Italia
Già che il tempo dell'8 si avvicina per festeggiare e/o commemorare la Giornata internazionale dedicata alle donne, faccio presente una Giornata Italiana Qualunque di Marzo, per fatti accaduti sul nostro territorio, che non dominano la Prima Pagina dei quotidiani: 365 giornate di abusi.
Marie Collins si è DIMESSA dalla Pontificia Commissione per la protezione dell'infanzia, Commissione istituita da Papa Francesco nel 2014, dichiarando: "Vergognosa mancanza di collaborazione da parte del dicastero coinvolto più da vicino nell'affrontare i casi di abuso". Era solo una bambina di 13 anni quando nell' Ospedale pediatrico Our Lady's Hospital for Sick Children di Dublino fu abusata dal prete cappellano cattolico dell'ospedale padre Paul McGennis. Un sacerdote nella sua parrocchia, le disse che era probabilmente colpa sua, che l'aveva portato a commettere quei gesti, che ero perdonata, poteva andare via e non pensarci più. Lui per ripetuti abusi andò anche in prigione, molti anni dopo, come tanti suoi colleghi in Irlanda, ma per decenni Marie Collins ha sofferto pene indicibili: "Non ho mai collegato il suo abuso con la Chiesa. Ho pensato che fosse in qualche modo colpa mia e che ero una persona cattiva. Ho avuto anni di depressione e agorafobia e nove ricoveri in reparti psichiatrici". Il Papa ha accettato le dimissioni esprimendo apprezzamento per il lavoro della Collins.
Lei ha 41 anni e 2 figli, malgrado sia stata bene "attenta", si accorge di essere al 2° mese e la gravidanza è per lei da interrompere subito e si rivolge all'ospedale di Padova dove vive.Girerà per 23 ospedali,VENTITRE' in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, senza avere altro che: «non c’è posto», «ci sono le vacanze» «sono tutti obiettori» «il problema non è solo trovare un medico, ma anche un anestesista non obiettore di coscienza» «si rivolga alla sua Ulss», si è allora rivolta alla Cgil, che è riuscita a sbloccare la situazione proprio nel primo, l'ospedale di Padova.
Da commentare c'è molto, da lottare ancora di più: i diritti si difendono e non solo con le manifestazioni di una Giornata. Scelgo una volta ancora questo mezzo per comunicare il più ampiamente possibile.
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