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40 milioni di americani soffrono di ansia

Lo straordinario successo di vendite di "My age of anxiety", il best seller di Scott Stossel, ha imposto negli Usa la discussione su un vecchio problema personale e sociale: l'ansia patologica di cui oggi soffrirebbero 40 milioni di cittadini.

Quando Scott Stossel, noto gionalista statunitense ha pubblicato “My age of anxiety”, il successo di vendite ha stupito tutti: per ben sei settimane il libro è stato nella lista dei bestseller del New York Times. 
 
Evidentemente il libro, con le sue 400 pagine, ha centrato un diffuso bisogno di capire i propri disagi da parte di milioni di persone che vivono male la competitività e l'insicurezza esistenziale caratteristica della società statunitense. 
Ad una cena di artisti e scrittori, Stossel ha notato che ciascuna delle altre nove persone a portata d'orecchio aveva cercato un trattamento per l'ansia.
 
Nel libro, Stossel unisce ai racconti personali le interpretazioni scientifiche, come quella psicologica, che suggerisce un legame tra il comportamento di madri ansiogene e il livello di ansia per tutta la vita di un bambino. 
D'altra parte, come non essere in ansia per il presente (bullismo, sessismo e discriminazioni varie), e per il futuro dei propri figli in una società priva di alcune basilari garanzie sociali europee? Infatti, nel suo secondo mandato,Obama è stato costretto a ridurre sia il programma Medicare (assistenza sanitaria ai più anziani), creato negli anni Sessanta, sia Social Security (benefit per i pensionati), istituito nel 1935 dal presidente Roosevelt.
 
Quanto alla medicina, c'è chi sostiene la trasmissione genetica, chi la compensazione a base di medicine e lo stesso Stossel racconta di aver provato quasi tutto, come Xanax, Inderal e perfino vodka, prima di parlare in pubblico.

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