• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Istruzione > “30 anni del nostro liceo”: la lectio di Marcello Fois

“30 anni del nostro liceo”: la lectio di Marcello Fois

A Portotorres studenti e insegnanti insieme per difendere la scuola (della vita).

 

Lezione straordinaria al liceo scientifico Europa Unita di Portotorres che riunisce studenti e prof nella serata dell’otto ottobre e compensa i molti ragazzi accorsi, dalle lezioni saltate nella stessa mattinata.
 
In cattedra l’insolito docente turritano (avvezzo alle aule didattiche e stoico amante della scuola) è Marcello Fois. Che salutando gli studenti dell’auditorium, esordisce ricordando proprio lo sciopero mattutino del personale ata. “..Un diritto (lo sciopero ndr) che dovrete saper amministrare…”.
L’incontro presentato e moderato dal preside d’istituto, professoressa Vanna Contini, con la collaborazione di libreria Koinè, decolla e vola sul panorama della scuola italiana, facendo scalo, se non un vero e proprio atterraggio di fortuna, sullo stato dell’isola. Dove il dato negativamente emergente, risulta, nell'analisi dello scrittore barbaricino, con lo sproporzionato finanziamento alla scuola privata, beneficiata della stessa entità di risorse (per una differenza irrisoria di circa venti mila euro) rispetto alla pubblica. La sensibilità cruda e l'asperità del carattere patriarcale di Fois, richiama più volte la figura paterna, nella scala gerarchica dei valori che assegna al maestro, al professore un ruolo cardine. Al pari dei genitori, inquadrati come anelli debole nella crisi della scuola italiana. Dove i docenti sono scaduti a ruoli secondari, “impiegati aziendali”, sprovvisti della autorevolezza nei confronti degli studenti, gioco forza catalogati “prodotti merceologici”. Da mungere per un mercato dei consumi dove si può giocare sino ai trent'anni. Sembrerebbero da Savaonarola i contenuti di Fois ma i ragazzi apprezzano la disarmante sincerità di chi li esorta ad aprire gli occhi ed investire nello studio, nella conoscenza. Sapienza che li conduca con fatica e impegno a conoscere il proprio talento. “Il talento non basta..” ripete l'autore di “Dura madre”e “Stirpe”, il suo ultimo romanzo che presenterà nel secondo appuntamento turritano alla libreria sul corso. I ragazzi apprezzano i suggerimenti del prof. esperto di televisione e cadono letteralmente in un generale stupore alle rivelazioni sulle sceneggiature dei principali format e reality televisivi.
 
JPEG - 799.4 Kb
Stirpe.
L’ultimo romanzo.

 
Sembrerebbe tutto finto e irrimediabile, ma l'esperienza dello scrittore emerge: “..se fai un lavoro che ti piace, è un privilegio e devi essere..”punito”..” Ma ”..la Cultura, ragazzi non è una palla che dovete subire, bensì un anticorpo per andare avanti..” .
 
 C'è una forte autocritica anche sulla sardità, i celebrati luoghi comuni (“hanno fatto più danno della peste suina..”), la presunta resistenza dei sardi. Tutti elementi concorrenti all'immobilismo e all'ancestrale istinto di conservazione dei luoghi, delle cose da non usare. E il racconto di un popolo si concretizza nell'uso domestico della domus: la tavernetta sacrificata, in luogo della casa, grande e disabitata. Che a Nuoro si amplifica nella “cucina rustica”. Luogo di culto per cucinare e consumare l'amato gamberone arrosto.   

La parodia sfuma nella realtà, la leggenda si sovrappone alla cronaca, la scuola diventa palestra di vita. Più bella se si riesce a leggerla e scriverla. Parola di un sardo scrittore, autore sardo. 

JPEG - 747.1 Kb
L’Auditorium
Gli studenti del liceo

 

JPEG - 781.2 Kb
In cattedra.
M.Fois e A. Addis


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares