Tira e molla > AIUTARE
i più “bisognosi” con la possibilità di acquistare 40-50 euro/mese di prodotti
essenziali. COSI’ spunta 1 miliardo per il
Decreto Famiglia (fase 2).
Al pari. TOGLIERE all’infrastruttura TAV il
carattere di “opera prioritaria”, con tanto di Commissario ad hoc, per liberare
da subito centinaia di milioni dello Sblocca Cantieri e dirottarli su molteplici
progetti locali.
Tutto pensando ai desumibili “rilievi” di giugno della Commissione
UE ed al ribadito “diniego” di farci incrementare il Debito e il Deficit.
In attesa
di un tasso di crescita che è di là da venire, da non dimenticare è la
procedura d’infrazione al momento “sospesa”.
Nonché i 270 punti dello spread e l’altalena
della Borsa.
Ergo. RICICLARE tra vari capitoli di Bilancio delle somme, anche
cospicue, ai fini di azioni “promozionali” non significa disporre e poter
erogare di fatto le cifre indicate.
E’ solo un tira e molla da campagna
elettorale.
Governare un paese con tanti problemi reali NON E’ alimentare la
Pescitudine di chi …
Si, però > Tanti
continuano a dimenticare (?) o non sapere (?) che larga parte delle attività di
“soccorso” presentano aspetti e modalità riconducibili ad un vero e proprio
business.
Da un lato. Molti migranti non viaggiano per “piacere” e/o avendo
opzioni alternative.
Per contro certe Ong hanno visto, in pochi mesi, più che
decuplicare gli introiti frutto di donazioni.
FOLE > Da calcoli anche
di Bankitalia, con l’attuale spread intorno ai 280 punti il nostro DEBITO ci
costa più di 60 miliardi di euro di interessi da pagare all’anno.
Diverrebbero oltre
65 a quota 300 punti.
Degli ulteriori aggravi riprodurrebbero per il paese la
crisi di tenuta di fine 2011 e le conseguenti pesanti misure di austerità
Doveroso distinguo.
Aumentare la SPESA e/o
ridurre le ENTRATE con il varo di appetibili provvedimenti porta ad un noto e subitaneo
incremento del Debito.
Per contro. Quale Paese “trasformatore” il tasso di
crescita del nostro PIL in larga parte dipende dal contestuale andamento
proattivo dell’economia internazionale.
Ossia. L’efficacia, la continuità e la
reale valenza di un “pacchetto” di misure adottate (sgravi, benefici, facilitazioni,
..) per rilanciare la crescita si quantificano/registrano solo nell’arco di parecchi
mesi.
A PRIORI nessuno ne ha la certezza e neppure può darne garanzia.
Ergo.
Aumentare ANCORA il Debito e quindi il Deficit significa accrescere da subito
la nostra “inaffidabilità” finanziaria nei confronti degli operatori esteri
Scantonare le “raccomandazioni” della UE
significa rinunciare ad ogni forma di sostegno e tutela da possibili e prevedibili
speculazioni.
Morale. Specie in campagna elettorale si lanciano slogan e fole.