Finale > Basta andare all’ultimo paragrafo dove di conclude che: ".. in parte, la Corte esprime ancheapprezzamento sia su Quota 100 e sia Reddito di Cittadinanza".
Forse è il caso di ricordare che solo la sufficienza (6) su tutte le materie non prospetta il rischio di una bocciatura.
BENE è guardarsi da chi punta
al Consenso Surrogato ma non paga il conto …
TARLO > Ogni giorno
assistiamo a slogan velleitari e gesti impositivi, cambi di rotta e
dietrofront, promesse caduche, regole inusitate e via dicendo.
Quasi tutto
frutto della verve di esponenti politici che rivestono anche cariche, ruoli e
responsabilità istituzionali.
Occasione.
CIASCUNA delle forze d’opposizione presenti
in Parlamento, appena ne rinvengano i presupposti e i termini, dovrebbero
presentare una mozione di sfiducia nei confronti dello specifico membro del
Governo.
E’ scontato che, vista l’attuale composizione delle Camere, una
siffatta mozione verrebbe respinta. Ma fino a quando? Questo è il punto.
La
presenza di un tarlo passa inosservata, ma la bestiola insistendo e con il
passar del tempo arriva a sbriciolare il mobile più massiccio.
Tradotto.
Nulla
esclude che, sulla spinta delle molteplici “difformità” di vedute ed aspettative,
anche vari membri della maggioranza decidano di appoggiare una certa mozione di
sfiducia. Non solo.
REITERATE mozioni di sfiducia, una volta calate tra il vasto
pubblico, possono intaccare, giorno dopo giorno, il clamore e la credibilità di
promesse e impegni assunti dagli attuali “alfieri” di un “sistema paese” nuovo,
corretto e risolutivo.
Ecco qui l’effetto tarlo.
Con il tira e molla di proclami
altisonanti non si supera La crisi – Atto secondo che da anni …
Bla bla bla > Consultazione
online iscritti certificati (M5S).
Da premettere è che i risultati editi dalla
piattaforma Rousseau peccano in trasparenza e verificabilità. Per quello ch’è
dato sapere gli iscritti (certificati a votare) superano i 120mila.
Alla
domanda posta da L Di MAIO ha risposto meno del 50%. Quindi quelli che hanno
detto SI alla sua conferma come capo politico non arrivano al 40% degli aventi
diritto al voto.
Fatto singolare è che la quota di 50mila preferenze espresse ricorre,
da almeno 4 anni, per altri passaggi significativi, tipo i candidati al Quirinale
ed il “contratto” di Governo. Un 20% in meno sul caso Diciotti.
In sintesi.
Per
essere una democrazia avulsa da “potentati” oligarchici si avvale di un bacino
di raffronto “selezionato” (zoccolo duro) che sfiora appena l’1xmille dei
cittadini elettori.
A parte l’uso attuale del digitale, poco cambia rispetto
alla figura di certi “ducetti” che hanno costellato la storia.
Quello che conta
è saper sfoderare un coinvolgente bla bla bla.
Lascito
> GRILLO, suo malgrado, ha contagiato e passato il testimone al suo antagonista
SALVINI.
Aldilà dei contenuti, stesse sono la teatralità ostentata e la
vibrante comunicativa, oltre alla carica emotiva e la “caducità” tematica.
Ogni
nuovo giorno è una nuova sfida alle ingiustizie e alle avversità.
Ogni nuovo
giorno spuntano i “colpevoli” o “nemici” del bene dei cittadini.
Trattasi di un
mix di qualitàmagnetiche che Salvini ha “migliorato” se perfino Grillo lo apostrofa con un sardonico "personaggio
unicamente virtuale".
Gli UNICI a restare insensibili e “inossidabili” a
tanta fervente invettiva sono gli operatori finanziari e gli investitori (spread, interessi, titoli Borsa).
Da novello Napoleone, mal che vada, avrà già
pensato all’isola “nostrana” in cui ritirarsi. E stavolta, si spera, senza un altro
lascito.
Già ora è bene guardarsi da chi punta al Consenso Surrogato ma non
paga il conto …
APPELLO > La Brexit è
tutta da riscrivere. L’indice di fiducia degli industriali USA e Tedeschi sta
frenando.
Il nostro DEBITO ci costa quasi 65 miliardi all’anno d’interessi da
pagare e la nostra BORSA sta salutando il 10% di capitali.
DOPO ben 1 anno dal
loro insediamento i due sommi leader di Governo prospettano il decantato rilancio
della crescita verso la fine dell’anno. Un “cambiamento” dello stato del paese per
ora di là da venire.
Il punto.
Alla vigilia dell’Elezioni del nuovo Parlamento europeo
la sensata, ultima speranza è che dopo i Gruppi dei Popolari e dei Socialisti
abbiano ancora la forza ed il peso di tracciare il futuro dell’Europa; un
percorso tutt’altro che facile.
Ergo. Appello con “avviso”: non saranno certi
“Untori” della Parola a pagare il conto …