• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Europa > Pukkelpop: inferno al festival, 5 i morti e un centinaio i feriti

Pukkelpop: inferno al festival, 5 i morti e un centinaio i feriti

Update: identificate 4 delle 5 vittime. 

Update: il tribunale di Hasselt ha aperto un'inchiesta dopo la morte delle 5 persone. Una procedura normale quando ci sono delle morti: "La tempesta - ha dichiarato il portavoce del tribunale - è la principale responsabile della morte delle 5 persone"

Una telefonata da Genk nel pomeriggio di ieri mi raccontava del temporale che si stava scatenando sul Limburg, la regione nel nord est del Belgio. Fortissimi tuoni e una pioggia battente. Niente di nuovo quando si parla di Belgio, ma questa volta i danni sono più gravi di quello che ci si poteva aspettare.

Non è passata neanche una settimana dal crollo del palco alla Fiera Statale dell'Indiana che ha causato 5 morti e 45 feriti che un altro festival è stato colpito da una tragedia.
 
Al Pukkelpop, infatti, uno dei festival più attesi dell’estate, 5 persone sono morte (tutte di nazionalita belga ha comunicato l’organizzazione nella conferenza stampa tenuta questa mattina), 10 gravemente ferite e 140 con ferite lievi. Il festival, che si svolge ad Hasselt, era cominciato proprio ieri e nella nottata gli organizzatori hanno deciso di sospenderlo, dopo che si era deciso di farlo riprendere oggi (venerdì); una decisione che ha messo la parola fine alle polemiche che si erano scatenate dopo l’annuncio. L’ultimo comunicato sul sito ufficiale del festival ha per titolo “Il Pukkelpop non può continuare” e recita: “Il Pukkelpop è a lutto. Partecipiamo sinceramente al lutto delle famiglie e degli amici delle vittime. Le parole non sono abbastanza. Abbiamo lottato con la decisione di far proseguire il festival. Abbiamo deciso infine di cancellare l’edizione 2011 del Pukkelpop (...)

 
“La notte più buia della storia del Pukkelpop” l'ha definita Hilde Claes, sindaco di Hasselt, in conferenza stampa.
 
Una tromba d’aria che ha divelto tende e alberi, fatto crollare due palchi, schermi, amplificatori etc... provocando il panico tra le decine di migliaia di persone presenti. Per le prime ore è stato una continua ricerca di informazioni, tra cellulari e social network, poi la conferma dei tre morti ieri e di due durante la notte.
 
Non era il primo e probabilmente non sarà l’ultimo Pukkelpop sotto la pioggia e i racconti del fango compagno quotidiano della musica si sprecano.
 
L’inferno sul Pukkelpop” titola il quotidiano regionale “Het belang van Limburg” che apre la versione online con le parole di Claes in conferenza stampa. "Le Soir", che oggi titola “La tempesta semina la morte al Pukkelpop” ieri ricostruiva quei momenti: “Dalla parte del palco principale non si vedeva a due metri di distanza. Una struttura pubblicitaria crolla. Tutti cercano rifugio dove possono. Sul palco Wablief non si capisce bene quello che succede (...) Al Dance Hall il concerto dei Wiz Khalifa volge al termine. Gli ultimi beat si mescolano alle grida. Quando un enorme pergolato crolla, il panico prende il sopravvento. E i movimenti della folla rendono la situazione ancora più pericolosa” e continua “Sotto al Castello, il concerto di Smith Westerns è appena cominciato. Uno schermo stile diapositive messo al di sopra del palco ondeggia sul gruppo. All’inizio si pensa a un problema di fissaggio e inizialmente la cosa fa anche un po’ ridere. Ma la rete del tendone si muove pericolosamente sotto le raffiche di vento. L’acqua si infiltra nelle aperture dove si inseriscono le colonne di sostegno quando la copertura si mette a sbattere sempre più violentemente (...). Una parte del pubblico comincia a defluire quando la struttura della tenda crolla”.

 
Il De Staandard titola, invece, “Dramma al Pukkelpop” e mette in pagina la testimonianza di due giornalisti del quotidiano che erano lì.
 
Il Pukkelpop quest’anno era andato sold out in pochissimo tempo ed erano attese più di 65000 persone provenienti da tutta Europa per assistere alle esibizioni di nomi del calibro dei Foo Fighters, di Eminem, Skunk Anansie, Fleet Foxes e tantissimi altri. Sempre la stampa racconta che questa mattina il campeggio cominciava sempre più a svuotarsi.
 
Anche gli artisti sono sconvolti. Gli Skunk Anansie erano sul palco al momento della tragedia e Skin lascia sul proprio muro facebook una frase che fa ben capire il proprio stato d’animo: "Still at Pukklepop festival after a burning hot sunny day turned into a mini hurricane which hit the stage during our set, a tower fell onto our truck, we had to run for our lives mid-set as hail hit the stage and the wind began to tear it to pieces, we were unable to continue to play, this was the scariest moment I have ever seen or felt in my 20 years of being an artist. The rumour is 5 people died today, my heart goes out to all their families, very sad time. Skin".
 
Ma non sono gli unici, tanti, infatti i messaggi di cordoglio nel mondo della musica: 
 
Foo Fighters 
 
Fleet Foxes 
 
dEUS: "Il nostro pensiero va a coloro che erano presenti al Pukkelpop"
 
30 Seconds to Mars 
 
Good Charlotte (Benji Madden): "E' un giorno triste qui a Pukkelpop, uno dei nostri festival preferiti. I nostri cuori sono con le vittime" 
 
Non è la prima tragedia a un festival. C'è stato quello in Indiana di pochi giorni fa, ma andando a ritroso subito torna alla mente l'edizione sfortunata del Roskilde 2000 quando 9 persone morirono soffocate durante il concerto dei Pearl Jam, ma non c'è bisogno di arrivare in Danimarca, basti pensare alle due edizioni dell'Heineken Jamming Festival del 2007 (prima edizione al Parco San Giuliano di Mestre del festival) e del 2010, quando sempre il maltempo provoco enormi danni e la sospensione di diversi concerti (nel 2007 fu annullata tutta l'edizione).

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares