Richard Gere: un paese cristiano accoglie
Richard Gere ci ha ricordato dagli Stati Uniti che un paese cristiano accoglie. È noto l'interessamento di Richard Gere venuto in Italia durante il governo gialloverde per la imbarcazione di Open Arms e per i migranti che erano a bordo.
Portò dei generi di prima necessità agli emigranti e si fermò a parlare di persona con loro. Più che accuse al governo era uno spronamento a farli sbarcare. In realtà si fece sbarcare tutti, anche se con giorni di attesa. Per aver fatto aspettare quella imbarcazione Salvini è finito sotto inchiesta e Richard Gere è stato chiamato a testimoniare. Ma non si è presentato. Potremmo chiedere a Richard Gere perché dall'alto dei suoi 58 milioni di dollari che incasserebbe ogni anno non ha mai pensato di metterne un po' a disposizione per creare posti di lavoro in Africa. Ma preferiamo ricordare che l'attore è intervenuto spesso in favore di poveri o persone in difficoltà e non ha mancato di criticare governi ed istituzioni. È intervenuto in India in favore dei malati di Aids, è intervenuto a favore del Tibet - lui è un seguace del Dalai Lama. È intervenuto in Kosovo. Non ha lesinato critiche alla Nato e al governo cinese. Che cosa possiamo dire? Che li accogliamo volentieri se sono numeri limitati. E che preferiamo creare percorsi privilegiati per quelli che frequentano le scuole italiane in Africa.
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