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Nuove armi per la lotta al melanoma

Le cellule staminali sono cellule primitive che mantengono nel tempo la capacità di differenziarsi e specializzarsi in altri tipi di cellule del corpo. In diversi laboratori nel mondo, si sta cercando di individuare le cellule staminali del cancro perché la massa tumorale è composta da un gran numero di cellule capaci di proliferare solo in maniera limitata e da una rara popolazione di cellule in grado di riprodursi a lungo nel tempo e mantenere il tumore. Queste ultime vengono dette cellule staminali tumorali.

Queste ricerche porteranno, si spera rapidamente, a migliorare le prestazioni degli attuali farmaci anti-tumorali che hanno scarsa efficacia nel colpire la cellula staminale cancerosa: il tumore infatti, talvolta, dopo una fase di apparente e totale estinzione, manifesta nuove recidive.

Nuovi farmaci potrebbero essere in grado di aggredire specificatamente questa popolazione e garantire l'eradicazione completa delle cellule tumorali.
 
Nella rivista Nature 466,133-137 del 1 luglio 2010 viene riportata un'importante scoperta effettuata dai prof. Alexander Boiko e Irving Weissman della Stanford University School of Medicine in California relativa alle cellule staminali del melanoma.
Il melanoma è un tumore maligno che si origina dal melanocita, cellula della cute preposta alla sintesi della melanina.

Le terapie farmacologiche, per ora usate, hanno in generale ottenuto solo parziali risultati positivi dal momento che, come spiegano Alexander Boiko e Irving Weissman, le cellule staminali che danno inizio a questo tumore sono diverse dalle altre cellule tumorali e quindi non possono essere attaccate dai farmaci finora utilizzati contro il melanoma.
Questo discorso ci permette quindi di comprendere molto bene l’importanza di questa scoperta che ha portato in poche parole ad individuare le cellule staminali del melanoma.

Queste cellule vengono identificate dalla presenza di una proteina, recettore, denominata CD271 mentre mancano altri recettori molecolari di membrana denominati TYR, MART e MAGE che sono i più comuni bersagli terapeutici di farmaci anti-melanoma oggi in uso.
Si capisce ora molto bene perché questi farmaci non possano portare alla completa guarigione del melanoma.
 
Si spera così che, dopo le opportune verifiche e controlli sperimentali, l’industria farmaceutica sia in grado di produrre al più presto un efficace farmaco in grado di distruggere in modo definitivo anche le cellule staminali del melanoma.
 
 
 
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