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Lio Giallini

Lio Giallini

Lio Giallini (Italian citizen, after 17 years in Japan - he is now living & working in Hong Kong - SAR of China -) has been studying the Japanese way of life and the mentality of the Japanese population since 1995 (author of Soumei nanoni, nazeka koufuku ni narenai nihonjin – Fusosha Publishing Inc.) Ha pubblicato "Giapponesi Poverini!" (YouCanPrint dot it - N.B. - per il momento, il libro e` disponibile solo in lingua italiana, in versione cartacea + in versione Ebook). 
email: [email protected]  Http://creative-kaiwa.com

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  • Primo articolo martedì 11 Novembre 2010
  • Moderatore da venerdì 02 Febbraio 2011
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Ultimi commenti

  • Di Lio Giallini (---.---.---.248) 11 gennaio 2012 16:03
    Lio Giallini

    Condivido assolutamente tutto cio` che Giovanni Chianelli ha scritto in questo articolo, incluso il tono moderato e formale. Diego e` il piu` grande di ... sempre, senza eccezioni. Cordialmente, Lio Giallini

  • Di Lio Giallini (---.---.---.248) 30 agosto 2011 13:14
    Lio Giallini

    Tutti i commenti ai miei articoli sono sempre graditi e benvenuti. Mi dispiace per il "paste up" sbagliato della mia reply. Quindi, riscrivo il testo precedente.

    Non possiamo continuare a parlare di "una serie di eventi straordinari" in riferimento a terremoti superiori al settimo grado della scala Richter. La scienza moderna deve essere in grado di mettere in conto anche eventi che si verificano regolarmente ogni 100 o 200 anni, come appunto il Grande Terremoto di Tohoku e il conseguente tsunami. Altrimenti si rischia di continuare a ragionare con una logica dell’eta` del bronzo.

    Inoltre, quando "un patrimonio di conoscenza e di tecnologia" produce normalmente quantitativi industriali di scorie radioattive che resteranno tali, per migliaia di anni e, in caso di incidente (come quello avvenuto alla centrale nucleare di Fukushima) genera 23 milioni di tonnellate di macerie e detriti radioattivi, centinaia di piccoli centri evacuati, 6 citta` fantasma, migliaia di chilometri quadrati di territorio inabitabile per decine di anni, radioattivita` nel riso che ha raggiunto anche un gran numero di risaie a oltre 200 Km. di distanza dal sito in questione, grave inquinamento in ampie (non meglio identificate) aree dell’Oceano Pacifico, migliaia di bambini con le urine radioattive, pesce radioattivo, verdure radioattive, carne radioattiva e l’elenco potrebbe continuare all’infinito ... penso che una tecnologia che contiene in se`, anche solo la potenzialita` di simili sciagure (indescrivibili a parole) debba necessariamente essere considerata "tecnologia inutilizzabile".

    In quanto alle "centrali di terza e quarta generazione" si tratta di luoghi comuni e di stereotipi senza senso, che sono solo la premessa di nuovi, futuri, spaventosi incidenti nucleari.

    Io non pretendo di avere il monopolio della verita` su un argomento cosi` complesso, come e` quello inerente al nucleare. E accolgo con favore e con piacere, ogni opinione, soprattutto quelle diverse dalla mia. Ma, abito in Giappone da quasi 16 anni e credo di poter valutare cosa sia accaduto l’11 marzo 2011, perche` sia accaduto e quali siano le conseguenze.

    A tutti gli amanti del nucleare consiglio un breve viaggio nella Prefettura di Fukushima. Non occorre visitare la centrale nucleare in frantumi. Basteranno solo una ventina di minuti, all’interno della cosiddetta "area di evacuazione obbligatoria", per capire la differenza fra i discorsi teorici sulla bellezza della tecnologia nucleare e la tragica realta` di coloro che l’hanno sperimentata sulla propria pelle e ne pagano le conseguenze, giornalmente.

    Grazie. Cordiali saluti

  • Di Lio Giallini (---.---.---.248) 30 agosto 2011 09:06
    Lio Giallini

    Non possiamo continuare a parlare di “una serie di eventi straordinari” in riferimento a terremoti superiori al settimo grado della scala Richter. La scienza moderna deve essere in grado di mettere in conto anche eventi che si verificano regolarmente ogni 100 o 200 anni, come appunto il Grande Terremoto di Tohoku e il conseguente tsunami. Altrimenti si rischia di continuare a ragionare con una logica tipica dell’eta` del bronzo.

     

    Inoltre quando “un patrimonio di conoscenza e di tecnologia” produce normalmente quantitativi industriali di scorie radioattive che resteranno tali per migliaia di anni e, in caso di incidente (come quello avvenuto alla centrale nucleare di Fukushima) genera 23 milioni di macerie e detriti radioattivi, centinaia di piccoli centri evacuati, 6 citta` fantasma, migliaia di chilometri quadrati di territorio inabitabile per decine di anni, radioattivita` nel riso che ha raggiunto anche un gran numero di risaie a oltre 200 Km. di distanza dal sito in questione, grave inquinamento in ampie (e non meglio identificate) aree dell’Oceano Pacifico, migliaia di bambini con le urine radioattive, pesce radioattivo, verdure radioattive, carne radioattiva e l’elenco potrebbe continuare all’infinito ... penso che una tecnologia che contiene in se` anche solo la potenzialita` di simili catastrofi (indescrivibili a parole) debba necessariamente essere considerata “tecnologia inutilizzabile”.

     

    In quanto alle centrali di “terza o di quarta generazione” si tratta di luoghi comuni e di stereotipi senza senso, che sono solo la premessa di nuovi, futuri, spaventosi incidenti nucleari.

     

    Io non pretendo di avere il monopolio della verita` su un argomento cosi` complesso come e` quello inerente al nucleare. E accolgo con favore e con piacere, ogni opinione, soprattutto quelle diverse dalla mia. Ma, abito in Giappone da quasi 16 anni e credo di poter valutare cosa sia accaduto l’11 marzo 2011,  perche` sia accaduto e quali siano le conseguenze.

     

    A tutti gli amanti del nucleare, consiglio un breve viaggio nella Prefettura di Fukushima. Non occore visitate la centrale nucleare in frantumi. Basteranno solo una ventina di minuti all’interno della cosidetta “area di evacuazione obbligatoria” per capire la differenza fra i discorsi teorici sulla bellezza della tecnologia nucleare e la tragica realta` di coloro che l’hanno sperimentata sulla propria pelle e ne pagano le conseguenze, giornalmente. Grazie.

     

    Cordiali saluti

  • Di Lio Giallini (---.---.---.248) 14 luglio 2011 17:36
    Lio Giallini

    Un altro titolo valido per questo articolo avrebbe potuto essere: "Democrazia all’italiana e modelli vincenti da seguire".

  • Di Lio Giallini (---.---.---.248) 27 giugno 2011 13:24
    Lio Giallini

    Gentilissimo Andrea D’Antrassi, La prego di dedicare 2 minuti alla lettura di un mio articolo del 25 febbraio 2011 (Un o una Berlusconi al potere per altri 100 anni? - AgoraVox). Potrebbe contribuire alla Sua analisi, certamente interessante. Mi congratulo con Lei. E tuttavia ... Cordiali saluti Lio Giallini


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