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Intervista a Giampaolo Paci

Giampaolo Paci è uno dei più conosciuti e apprezzati critici d’arte moderna e contemporanea. Un conto è fare il lavoro di mercante , un conto è fare il lavoro di gallerista, puntando sulla qualità ...
 
Studioso, conferenziere e consulente dell’arte contemporanea, curatore di mostre sia in Italia che all’estero. Con la sua galleria PaciArte a Brescia, porta avanti un lavoro di ricerca e proposta di artisti contemporanei internazionali: Arthur Tress, Leslie Krims, Bernard Faucon, Michal Macku, Paolo Conti, Nicola Evangelisti, Paola Pansini, Phil Borges, Sandy Skoglund …
 
L’ultima mostra della Galleria Paci ?
E’ terminata il 31 gennaio , una mostra di Sandy Skoglund, una grande artista contemporanea che noi rappresentiamo per l’Europa. Il sette febbraio abbiamo inaugurato la mostra di Matteo Montani.
 
Quale artista italiano state promovendo ?
Come galleria lavoriamo su due giovani artisti, Matteo Montani, appunto, finalista al Premio Cairo, e scelto l’estate scorsa per la quadriennale di Roma. E Nicola Evangelisti che realizza installazioni luminose, fa parte del premio Art Light, attualmente è in corso una sua mostra in Belgio, e noi come galleria lo proporremo a fine settembre.
 
Come Galleria, quindi, puntate molto sull’arte contemporanea?
Noi lavoriamo esclusivamente con l’arte contemporanea.
 
Arte in Tv, un’esperienza del passato, cosa si porta con sé?
Come tutte l’esperienze vissute fino in fondo a rilasciato tratti positivi e negativi. E’ stata importantissima, perché ha permesso di ampliare in maniera incredibile gli orizzonti della comunicazione artistica.
 
Il gallerista oggi cerca nuovi talenti o punta sulla sicurezza dell’investimento?
Galleria vuol dire essere propositivi, bisogna selezionare artisti giovani a livello internazionale, promuovendoli in Italia dove spesso sono sconosciuti, artisti in cui ci si crede, artisti che secondo noi stanno facendo un buon lavoro. Un conto è fare il lavoro di mercante , un conto è fare il lavoro di gallerista, puntando sulla qualità.
 
Come ha trovato la fiera di Bologna?
La fiera di Bologna è sempre la fiera più importante d’Italia, una grandissima e bellissima vetrina .
 
La crisi attuale, ha toccato anche il mondo dell’arte?
La crisi sicuramente ci sarà, è ciclico. Ma bisogna guardare anche all’aspetto positivo, aiuta la selezione. Solo chi ha fatto un buon lavoro resisterà, chi ha preferito seguire le tendenze ovviamente farà più fatica.
 
Un consiglio per chi vuole acquistare un’opera d’arte?
Seguire sempre ciò che piace, seguire i consigli giusti e non fermarsi alla prima immagine, guardare il lavoro che c’è dietro, il pensiero, capire se ti “parla” , se trasmette.
 
 
 

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