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 Home page > Tribuna Libera > I nemici dei miei nemici sono miei amici

I nemici dei miei nemici sono miei amici

Ecco il passaggio mentale che attira molti degli "sbadati", dei "confusi" degli italioti elettori votanti. In questo Grillo rappresenta e si costruisce il personaggio ad hoc. Le sue battute, i suoi interventi pubblici, soprattutto quando intravede qualche telecamera presente tra il suo proprio pubblico comizio, sono tutte improntate sullo scandalizzare, colpire emotivamente e moralmente, eticamente. Le parolacce, battute a sfondo sessista, puttane, cornuti, zoccole, vaffanculo, cazzo, figa, culo si sprecano.

Lo scopo? Scandalizzare, provocare reazione da parte dei benpensanti, dei moralisti, giornalisti e operatori massmediatici da fascia protetta. Obbiettivo? Provocare la condanna generalizzata da parte dei partigiani dei colpiti, delle vittime delle ingiurie, e al contempo la difesa, la comprensione, la partigianeria da parte dei critici ed ostili ai primi. Non importa quel che si dice, i contenuti politici di quel che si va propagandando. Importante è colpire allo stomaco, con la violenza di un uppercut da ferire, ma non uccidere, da stordire ma non metterlo KO. Perché se venisse messo al tappeto l'avversario, sfrondato da tutte le accuse, fumose e parolaie, spoglio da tutti i formalismi, cosa rimarrebbe dei suoi discorsi? Il niente più vuoto. E gli uni, da questo punto di vista, sono funzionali ai secondi. I nemici sono tra loro interdipendenti.

Senza i grillini, i detentori della rappresentanza dovrebbero inventarsi il nemico in casa contro l'assenteismo, l'avversione a questo sistema. Senza i primi contro chi si potrebbero scagliare gli strali dei grilli parlanti? Provate a fare un semplice esercizio semantico. Scaricate un discorso dalla rete, o intervista del Grillo. Pulitelo da ogni parolaccia, da ogni violenza verbale, da ogni luogo comune, da ogni facile sillogismo. Cosa rimane di concreto? (p.es cosa faranno come leggi e provvedimenti nei primi cento giorni di governo).


Ora provate a prendere un discorso, di un che so, Berlusconi, Bersani, Renzi, Vendola, senza preferenza, libera scelta. Effettuate la stessa operazione, Questa volta la "rumenta" è di altra natura, È retorica, fumosità idealista, riferimenti a idealità romantiche o luoghi comuni (il comunismo o anti-comunismo, la libertà, la giustizia, la moralità, l'Europa, la lotta alla precarietà, il debito pubblico, la crescita, i cattivi e malefici gnomi finanziari, la crisi, ecc ecc. P.S. Non fatevi prendere dall'emotività se sentite l'accusa contro queste "malvagità" proprio da coloro che queste malvagità l'han provocate, o al minimo l'han agevolate). Cosa rimane di concreto? (p.es cosa faranno come leggi e provvedimenti nei primi cento giorni di governo).

Ora mettete a confronto i due risultati. Il niente è identico al niente. Ora se il voto è il fondamento della democrazia di questo sistema, se il voto rappresenta il massimo della rappresentazione e della materialità della volontà del "Popolo", può questo essere dato al niente? Al vuoto assoluto? Alla retorica prolissa ed enfatica? Può essere il voto rappresentato solo da emotività, sensazione, speranze o al massimo da illusioni?

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.142) 29 dicembre 2012 16:24

    Non so se tu leggi davvero il Blog di Grillo, sicuramente non leggi i Blog dei 5Stelle.
    Che sono quelli davvero importanti per sapere come si muove il Movimento: Grillo è un catalizzatore, la sua esplicita funzione è quella di attrarre ed polarizzare la (giusta) protesta.
    Incidentalmente, è anche costretto a fare da guardiano alle idee e posizioni che si sono formate nella Rete, ad evitare o, perlomeno, limitare l’invadenza perniciosa e falsamente democratica della Casta. Posizioni espresse nel Programma 5 Stelle, puntualmente "dimenticato" da te e da quelli come te. 
    Quanto ai cosiddetti primi "100 giorni", questo è un’altro specchietto per le allodole confezionato da Berlusconi ad uso dei gonzi che purtroppo non difettano nel nostro disgraziato Paese. Tant’è che questo bello slogan è stato ripreso da tutto lo schieramento politico, destra, sinistra, centro, ecc.: con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere.
    Chi se ne frega dei primi 100 giorni; sono finiti male per noi come per Napoleone, a suo tempo. Quello che dovrebbe interessare sono le intenzioni e l’onesta volontà di perseguire le idee che vengono professate. Ma, naturalmente, questo non basta mai a chi è in malafede, giacchè attribuisce agli altri i suoi stessi comportamenti e schemi mentali!
    Quanto a Grillo, crederò davvero in una sua qualche malafede il giorno che scenderà (o salirà?) nella politica attiva.

    • Di Zag(c) (---.---.---.166) 1 gennaio 2013 19:25
      Zag(c)
      "Quello che dovrebbe interessare sono le intenzioni e l’onesta volontà di perseguire le idee che vengono professate."
      perfetto! Ed è per questo che vorrei conoscere le cose concrete, atti, leggi provvedimenti e non solo paroloni, e fumo , da attuerebbe non per tutta la legislatura, ma solo per i primi 100 giorni. Per esempio come intenderebbe risolvere il problema degli esodati, del ricongiungimento dei versamenti ( INPDAP, INPS) per esempio dell’ALCOA, della Sulcis, dell’ILVA? Si certo, son problemi grossi che altri han provocato, ma che i nuovi governanti dovranno risolvere e se non ne parlano allora tutti, Grillo compreso, vuol dire che vengono solo a vendere chiacchiere.
      Pensate che parlare solo dei disonesti, degli imputati in parlamento sia il solo problema che ci attanaglia?

  • Di (---.---.---.224) 29 dicembre 2012 19:51

    Parole e fatti >

    In almeno un paio dei suoi Comunicati "politici" (32, 42, ..) Grillo ha affermato che lo M5S "fa politica senza soldi". Per questo è "così pericoloso".

    Ora siamo in vista delle elezioni. Non contano più le parole. Servono i fatti.
    Adesso Grillo lancia l’appello per un volontario aiuto concreto.
    "L’obiettivo è raccogliere 1 milione di euro".

    Assicura che "ogni spesa sarà documentata".
    Si può sempre contare sul Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione ... 

  • Di (---.---.---.238) 29 dicembre 2012 22:14

    Pro Grillo, pro Bersani, pro Berlusconi....L’italia è un paese vinto. Gli americani hanno in Italia basi militari un pò qua, un pò là. Ma davvero crediamo di essere in un paese libero con libere elezioni?Destra o sinistra o centro siamo comunque vassalli dei vincitori. Vi ricordate come D’alema inchinò la shiena ed inviò immediatamente, al comando Nato (leggesi USA) i caccia nella ex Jugoslavia? E come mai l’Italia non si è tirata indietro e ha borbandato un paese con cui esisteva addirittura un patto di non aggressione e parlo della Libia, dietro comando degli USA? Suvvia, siamo seri o perlomeno restiamo con gli occhi aperti: chiunque sarà assiso sugli scranni del potere(?) italico non mancherà di prendere ordini da i nostri zietti americani.O abbiamo ancora voglia di credere alla favole?Noi siamo tutti chiusi nel pollaio a litigare, e la volpe ne possiede le chiavi....

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