Festival della felicità 2012. Lo stato di salute dell’Italia non ce lo dice il PIL ma il buonumore!
Si è consumato anche quest’anno dal 25 maggio al 3 giugno l’evento intitolato “Festival della felicità” (www.festivaldellafelicita.it), del quale vi abbiamo parlato anche l’anno scorso. Giunto alla sua seconda edizione il progetto si propone di monitorare lo stato di salute della nostra società partendo da un algoritmo fondamentale, per l’appunto: la felicità! A farlo ormai da più di un anno è la provincia di Pesaro in collaborazione con l'Istat che stilano così un rendiconto sul BES: Benessere Equo e Sostenibile, un indice che prende in considerazione indicatori più articolati di quelli che misurano il Pil. A fine anno, poi, il presidente dell'Istat Enrico Giovannini produrrà il primo Rapporto annuale sul Bes.
Un’edizione questa che però non ha portato informazioni del tutto rinfrancanti; i tempi, lo sappiamo bene, non sono facili: crisi economica, aumento dei Neet, i timori per il futuro e la situazione generale di sfiducia di quest'ultimo anno stanno mettendo a dura prova la nostra propensione all’ottimismo e al buonumore. La mancanza di prospettive, che proviene da un sistema del lavoro basato da un diffuso strato di precarietà e stagismo da cui non si esce facilmente sta facendo impennare il numero di persone che si dichiarano infelici: si tratta di un corposo esercito che raggiunge il 51% dei nostri connazionali.
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