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Cronaca di una morte annunciata

Fin dove si spingeranno i reality? Ogni anno l’asticella viene posta più in alto, in una suspence degna del miglior Bubka, centimetro dopo centimetro la tensione sale e l’audience si impenna.

Sembra una gara tra saltatori, ad ogni salto si supera un limite, i record sono fatti per essere battuti, è notorio; ed è proprio questo l’aspetto preoccupante: al peggio non v’è mai fine...

Mentre in Italia si combatte a colpi di intrecci amorosi e clamorosi litigi, la discesa infernale sembra essere guidata dalla storia della povera (non certo economicamente, ma non siamo qui a giudicare lei) Jade Goody.

In Inghilterra il reality sulla sua vita, o meglio morte, sta spopolando con strascichi che arrivano anche da noi. Non passa giorno senza che si senta parlare delle sue vicende così clamorosamente drammatiche. E così, mentre lei insegue i suoi ultimi sprazzi di vita, il pubblico si ritrova incollato allo schermo, con una morbosa attesa...


La scelta della ragazza, paragonabile alla nostra Floriana per estrazione sociale e per percorso televisivo, in fondo non è nemmeno disprezzabile. Cerca di spremere al massimo le sue, purtroppo per lei poche, possibilità per donare, certo non senza un pò di vanesia bisogno di attenzione, un futuro diverso ai suoi figli.

Come detto poc’anzi però il problema non è lei, ma il pubblico. Il voyeurismo spinto al non plus ultra e la morbosità nel seguire questi programmi sono i fattori più preoccupanti di questo fenomeno. Idoli che nascono, e in alcuni casi muoiono, agli occhi del pubblico che si ritrova ad appassionarsi in maniera smisurata, con il mondo che si ferma intorno a loro al momento tanto agognato, a personaggi che nel mondo reale difficilmente spiccherebbero. Non basta più la regola per cui l’interesse è rivolto a loro perchè proiezioni dello spettatore medio, non basta più la concezione del reale di ciò che viene proiettato nell’ex tubo catodico, c’è qualcosa in più.

Che sia rincoglionimento?
Non sono sociologo, né tantomeno psicologo, né massmediologo (anche se non ho ancora capito cos’è; forse un opinionista, altra figura farraginosa, con un nome più imponente?) ma una cosa la so dire: il percorso è in discesa... E se c’è chi lo segue vuol dire che la discesa è generale...

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