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Vaccini mock-up e pandemia

Mentre si festeggia la partenza della vaccinazione in Italia contro la "suina" con titoloni del tipo "H1N1, primo vaccinato. E’ un medico di Milano" o altro, il Vice Ministro Ferruccio Fazio prosegue con i suoi tardivi tentativi di limitare il panico per questa influenza con queste parole: "L’allarme sull’influenza A è sicuramente sopravvalutato [...]. I casi rilevati dall’Istituto superiore di Sanità sono poco più di 10mila, in realtà noi pensiamo che in Italia siano da 50 a 100mila. Questo vuol dire che molte persone non se ne sono neanche accorte".

E questo vuol anche dire che la mortalità è ben al di sotto dello 0,2 per mille, quindi abbiamo un’ulteriore prova della relativa benignità di questo
virus.

Purtroppo il tam tam mediatico continua a dare risalto a notizie allarmistiche piuttosto che a quelle che danno un’idea sulla reale situazione di questa sopravvalutata pandemia e questo non migliora certo le cose.

Ora le cose sicure sono:

- la vaccinazione non sarà obbligatoria per nessuno ma chi si vaccina dovrà firmare il consenso informato (così in caso di effetti collaterali eventuali risarcimenti potrebbero arrivare in ritardo o non arrivare);

- le casse statali (e non solo quelle italiane) sono state ulteriormente indebolite per l’acquisto di milioni di vaccini destinati a combattere una pandemia lieve (e molto);

- l’influenza suina ha un tasso di mortalità inferiore rispetto a quella stagionale ed è meno "forte" (moltissimi ammalati guariscono senza intervento medico);

- i vaccini usati per combattere la pandemia sono vaccini mock-up.

Cosa vuol dire mock-up? Praticamente potremmo definirli vaccini sperimentali, visto che questa è la prima volta che si prova l’efficacia sul campo di questa tecnica. Sì, avete capito bene! Questa è proprio la prima volta che questo genere di vaccini viene usato su milioni di individui. Ovviamente ci sono stati "volontari" ufficiali (alcuni li chiamano cavie) per testarne la sicurezza e l’efficacia, ma si tratta di poche migliaia di persone. Nulla si potrà sapere di preciso sugli effetti collaterali o sulla reale efficacia fino a che non saremo nel pieno della vaccinazione e milioni di persone non l’avranno già fatta. Confortante, vero?

Ecco come l’Agenzia del Farmaco definisce i vaccini mock-up:

"I vaccini mock-up sono stati specificamente studiati per simulare i vaccini finali in due modi:

- nel modo in cui il vaccino è “costruito”: i metodi utilizzati per preparare il virus, così come la composizione del vaccino;


- nel modo in cui il vaccino è utilizzato, in persone che non hanno mai avuto una protezione contro il virus. Grazie a questo le informazioni derivate da questi studi sui vaccini mock-up possono essere utilizzate per “estrapolare” (predire) la sicurezza e l’effetto protettivo dei vaccini finali". Predire? La parola predire, in questo contesto, ispira ben poca fiducia...

La nota informativa prosegue:

"La raccomandazione del CHMP (Committee for Medicinal. Products for Human Use) è basata su due serie di dati:

- i dati che erano stati esaminati al tempo dell’autorizzazione dei vaccini mock-up originari. Questi comprendono studi riguardanti la qualità, la sicurezza e l’effetto immunologico dei vaccini mock-up con il ceppo virale H5N1. Questi dati includono i risultati di studi effettuati su più di 6,000 persone, inclusi adulti, anziani e bambini;

- i dati riguardanti il cambiamento del ceppo virale H5N1in H1N1. Questi dati riguardano i metodi usati per produrre e studiare il vaccino finale."

Svelato il mistero del come è stato prodotto il vaccino ne rimane un’altro. Visto il basso numero di persone coinvolte nei test sulla sicurezza,dobbiamo aspettarci qualche brutta sorpresa? Dopotutto gli effetti collaterali esistono, anche se definiti rari. Secondo i 3 documenti tecnici dei vaccini approvati fino ad ora ci sono possibili avversi gravi per meno di 1 persona su 10mila vaccinati. A questo dato come si può arrivare se i soggetti dei test erano solo poche migliaia? Previsioni anche quelle?

Per il vaccino della GlaxoSmithKline, Daronrix (contro il virus H5N1) la sperimentazione si è svolta in questo modo: "il principale studio di Daronrix è stato condotto su 387 adulti sani; lo studio metteva a confronto la
capacità di dosi diverse di Daronrix, con o senza adiuvante, di stimolare la produzione di anticorpi (immunogenicità)."

Segue una nota preoccupante:

"Se Daronrix verrà usato durante una pandemia, la società produttrice raccoglierà informazioni sulla sicurezza del vaccino durante il suo utilizzo, tra cui informazioni sugli effetti collaterali e sulla sua sicurezza nei bambini, nelle donne in gravidanza, nei pazienti in condizioni gravi e nelle persone con problemi a carico del sistema immunitario."

Documentazione EMEA, cari lettori. Memorizzate bene l’ultimo passo: "la società produttrice raccoglierà informazioni sulla sicurezza del vaccino durante il suo utilizzo, tra cui informazioni sugli effetti collaterali e sulla sua sicurezza nei bambini, nelle donne in gravidanza, nei pazienti in condizioni gravi e nelle persone con
problemi a carico del sistema immunitario."

Lo stesso vale per i vaccini utilizzati per la pandemia "suina". La sperimentazioni di questi vaccini non è ancora terminata ma continua. La sperimentazione si svolgerà su milioni di persone, a partire da questo mese. Sperate che le previsioni delle varie case farmaceutiche non siano errate o potrebbero esserci dei problemi.



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