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Iran, accordo sul nucleare: chi ride e chi piange

Di (---.---.---.67) 5 aprile 2015 13:17

Ripeto quanto ho già scritto: l’accordo sembra un buon accordo. E sono anch’io dell’idea che avere la possibilità di controllare cosa fanno gli iraniani è meglio che tentare di isolarli, ma senza avere la possibilità di mandare ispettori in loco. Ma l’accordo è buono sempreché sia rispettato. Cosa di cui è lecito dubitare.
Non credo che Israele abbia da temere davvero un attacco nucleare (anche se non si può mai dire, gli ayatollah oggi appaiono moderati, ma il comandante in capo dei pasdaran ha rilasciato interviste che definire inquietanti è un eufemismo). La sua capacità di reazione, anch’essa nucleare, potrebbe annientare l’Iran per secoli. E lo sanno anche a Teheran.
Il problema casomai è l’escalation atomica nei paesi arabi (in che mano potrebbero cadere eventuali ordigni e/o materiale fissile adatto per bombe "sporche"?). Ed anche l’espansione senza limiti dell’area di influenza iraniana - diretta, senza ostacoli - fino al Libano. Che armi arriveranno a Hezbollah? E, a seguire, che cosa farà Israele, le cui reazioni sono sempre più devastanti, nel caso ritenesse in pericolo i suoi maggiori centri urbani dell’area della Grande Tel Aviv?
Questi sono i problemi relativamente nuovi che si presentano adesso. Non molto più inquietanti di quelli che c’erano fino a ieri, ma con prospettive che definirei più "crude".
FDP


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