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Esami di riparazione: caos nelle scuole

Di (---.---.---.186) 4 agosto 2009 12:32

Gentilissimi, sono un giovane insegnante (36 anni) da poco di ruolo che vorrebbe rimarcarcare la seguente osservazione:

lo stato PAGA (investe) fior di quattrini gli insegnanti per istruire per 10 mesi l’anno la nostra gioventù.

Il 90% dei poverini che non sono promossi è SOLO perchè nei succitati 10 mesi se ne sono altamente fregati, pensando che il massimo impegno poteva essere occupare il banco, sentendo qualche parola qua e là non prendendo alcun appunto e pensando a inviare di nascosto gli sms. Parole come impegno, sacrificio, rinunce, concentrazione sono vocabolari per i nostri giovani in via di estinzione. Il verbo studiare molti non sanno cosa voglia dire....

Allora ancora corsi estivi? non ci sono soldi? i NOSTRI soldi sono stati spesi durante l’anno ma molti non ne hanno usufruito volutamente e con atteggiamenti spesso arroganti è come se li avessero gettati nel cestino.

Adesso questi bei giovani che se li pagassero i corsi così magari cominceranno ad apprezzare la scuola come un’opportunità e non come un luogo in cui distinguersi per furbizia e disimpegno.

Per una scuola migliore, vicina ai giovani ma non maestra di ignoranza.
Saluti 
Paolo DB


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