Favoleggiare >
Fino a
l’altro ieri motivo di vanto per il premier Renzi ed il suo entourage era farci
notare che in un anno gli occupati sono cresciuti dello 0,3%.
Senza distinguere
i contratti di lavoro dai posti effettivi, era un primo tangibile segno della
“svolta” impressa con la sua riforma del lavoro.
Per contro trovava opportuno glissare
sul tema della disoccupazione.
Nel merito basti dire che se i disoccupati continuassero a diminuire ad un ritmo doppio di
quello sin qui rilevato, ci vorrebbero altri 5 anni per tornare sotto la soglia
del 10%.
Una soglia quasi doppia di quella già registrata in paesi come la Germania
e gli USA.
Poi è arrivato febbraio ed il numero degli occupati è ridisceso e
quello dei disoccupati risalito. Nessun problema. E’ soltanto un “intoppo”
momentaneo.
Infatti a breve si vedranno gli scontati effetti positivi dei due
eventi eccezionali del 2015: Expo e Giubileo.
Così, tra alti e bassi, la
“favola” andrà avanti.
Quanto meno a beneficio del Consenso Surrogato di chi è
sensibile alla fascinazione mediatica …