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Smentiti gli israeliani sul missile iraniano?

Di GeriSteve (---.---.---.24) 9 febbraio 2015 15:31

 


Segnalo due regole generali, di cui qui si trovano interessanti esempi, e una mia considerazione.

1) Se io dimostro che un ragionamento che porta ad una certa conclusione è sbagliato, quasi tutti riterranno che io abbia dimostrato che quella conclusione sia falsa. 
Il fatto è che la gente conosce la retorica, ma quasi tutti ignorano la logica. Supponiamo che in questo momento uno scolaro, su domanda del suo professore, stia dimostrando il teorema di Pitagora e che lo scolaro ne dia una dimostrazione sbagliata: non per questo il teorema di Pitagora è falso. Questo lo capiscono quasi tutti, ma se poi La Stampa contesta una inchiesta che tende a dimostrare che l’Iran abbia certi missili, quasi tutti capiscono che La Stampa sostiene che quei missili non ci sono.

2) Una bugia, se ripetuta tante volte, viene percepita come una verità. Notoriamente questo lo diceva il nazista Goebbels (autentico ministro delle bugie), ma prima di lui lo scriveva in "Propaganda" Barnays, il due volte nipote diSigmund Freud, uno "spin doctor" che ha "vinto" molte campagne di opinione pubblica.
Un esempio?
"se i sionisti si decidessero a mettere fine al conflitto con gli arabi palestinesi e, di conseguenza, a quello col mondo arabo islamico, non vi sarebbe più motivo per ritenere decisivo il possesso dell’arma finale".

La mia considerazione invece riguarda il possesso o meno dell’atomica.

Ci sono anche dei leaders che vogliono acquisirla come si vuole acquisire uno Status Symbol, ma è un simbolo che ha dietro un significato molto solido.  Ci sono due categorie di paesi: quelli aggredibili (aggredibili con armi tradizionali o atomiche) e quelli che non lo sono, perchè nel caso risponderebbero lanciando atomiche sull’aggressore.

 E’ comprensibile che tutti preferiscano stare nella seconda categoria o perlomeno in una alleanza forte con paesi che ci stanno. Le recenti aggressioni all’Afganistan e all’Iraq hanno rinforzato questa preferenza, ma è sempre per quel motivo che si sono dotati di armi nucleari la Corea del Nord, India e Pakistan e -soprattutto- Israele. Ormai è trascorsa storia a sufficienza per affermare che quella deterrenza è servita e che ha effettivamente protetto quei paesi.


Propaganda interna a parte, nel caso dell’Iran non è pensabile un ruolo difensivo dell’atomica e quindi resta soltanto il -preoccupante- ruolo aggressivo. Francamente, che Israele se ne preoccupi non mi sembra nè autoreferenziale nè arrogante.

GeriSteve


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