La situazione degli immigrati è sicuramente tragica. Le loro condizioni sono spesso ai limiti della sopravvivenza all’arrivo in acque italiane ed è veramente penoso per chi ha ricevuto l’ordine respingere queste persone. Ed è altrettanto penoso che gente sia costretta ancora nel 2009 a scappare da paesi in cui si vivono i drammi della guerra civile, dell’assoluta povertà e della fame. D’altro canto assumersi l’onere di ospitare persone in grave difficoltà senza i mezzi e le possibilità di essere un reale aiuto per loro e una presunzione pericolosissima, che oltre a generare il malessere della popolazione ospitante già alle prese con burocrazie e problemi economici, pone ad altissimi livelli il rischio sicurezza, vista la nulla possibilità di effettuare controlli effettivi provenienza e sulla buona fede degli immigrati. I problemi vanno risolti a monte, le bagnarole non dovono partire e bisogna sostenere concretamente le popolazioni in difficoltà con lo stesso impiego di denaro con cui si investe sui centri di ospitamento, e non a livello solo italiano ma europeo! Mi stupisce che la questione non sia all’ordine del giorno in un Europa tanto unita quanto insicura nell’agire concretamente...