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Caro Renzi...

Di (---.---.---.1) 4 giugno 2014 17:50

Siamo sicuri, sì, che "certe riforme" non possono più aspettare. Sono quelle che non vedremo mai, perché se non sono state fatte prima, non verranno fatte neppure dopo. E’ un dato scientifico ricavato dall’osservazione di anni di comportamento di questa Italia, degli italiani, di questa classe politica.

Tutti si riempiono la bocca con termini buoni per tutte le stagioni: "vogliamo le riforme", "avanti con le riforme", "le riforme necessarie". Appena sento qualche politico parlare di riforme (badando bene a non dire QUALI), capisco che c’è il trucco, la falsità. Difatti di riforme ce ne sono in corso due, una peggiore dell’altra. Passi ancora, in teoria, il tentativo di riforma della legge elettorale: solo in teoria, perché in pratica volevasi solo arginare il Movimento 5 Stelle. Ma delle altre non ce n’era proprio bisogno, e anzi si sta perdendo tempo quando ci sarebbe altro da fare.

Io credo che si stia parlando d’altro per non parlare delle cose serie e dolorose per qualcuno (chissà chi?). Proprio mentre si abbatteva un fulmine nei dintorni di Venezia per il MOSE, in parlamento disquisivano di eleggibilità o meno dei senatori. Mi pare di sentire le telefonate: "ti sostengo per questa riforma, ma ho bisogno di una mano per salvare il mio amico". "Ma non possiamo salvare il tuo amico, la gente che cosa pensa poi?". "E allora non ti sostengo più. Pensaci, perché su queste riforme ci hai messo la faccia". "Incontriamoci. Se troviamo un modo che non dia nell’occhio se ne può parlare". Ecco come saltano fuori norme ed emendamenti come a esempio la riduzione delle pene per il voto di scambio e la non punibilità per il riciclaggio di denaro fatto con le slot machine.

Io sarei già contento di non sentire più parlare di "riforme". Sarebbe un minuscolo passo avanti.


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