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Cinquestelle: l’inizio della fine

Di (---.---.---.182) 1 giugno 2014 11:17

Simpatico questo teatrino di sostenitori mancati di M5s e "sinistri" puri pronti a sognare una nuova sinistra dai civatiani ai grillini.

Trattate M5s come un normale partito quali ce ne sono stati tanti nella storia politica italiana, ma non è così, M5s ha un solo precedente nella storia italiana il Movimento dell’uomo qualunque.

Al pari del movimento di Giannini, M5s ha delle rigidità ideologiche che lo rendono irriformabile e come tutte le formazioni politiche dalla rigida ideologia se si prova a cambiarle crollano, esempio: il comunismo sovietico e lo stesso movimento dell’uomo qualunque.

Provo a motivare con qualche considerazione questa mia affermazione.

M5s ha per obiettivo strategico centrale la "democrazia diretta", il gruppo parlamentare ha pertanto una funzione precisa: trasformare le indicazioni della "rete" in disegni di legge e null’altro. Trasformarli in autorevoli esponenti e gestori di un partito aperto al confronto con le altre forze politiche comporterebbe l’acquisizione di un ruolo che negherebbe la funzione ideologicamente loro assegnata. E poi cosa ci sarebbe da mediare con gli altri partiti sulla posizione che il debito pubblico è immorale e come tale non va pagato? delle due una, o si paga o non si paga non c’è alcuna posizione intermedia o negoziabilità. Il passaggio immediato alle energie alternative è altrettanto non negoziabile, anche se si volesse diluire nel tempo resterebbe un traguardo economicamente irrealizzabile. E il rifiuto della costruzione europea in cosa è negoziabile con gli europeisti.

 La Casaleggio &associati è una azienda privata che rappresenta di fatto la struttura portante della formazione politica M5s, quest’ultimo marchio è proprietà privata di Grillo, entrambe aziende molto redditizie per i rispettivi proprietari. Cosicché un movimento politico senza alcuna democrazia interna, con due capi-proprietari e deputati-cittadini cui non è consentito alcuna opinione differente dai due capi, in cosa si dovrebbe strutturalmente trasformare?

Una semplice critica ( del tutto insufficiente del gruppo di comunicazione della camera) circa un supposto difetto di comunicazione quale causa della sconfitta (come se infiocchettando una proposta allucinante questa potesse diventare digeribile) ha scatenato l’ira del capo assoluto Casaleggio, che ha cominciato a minacciare licenziamenti e espulsioni.

Direte voi si tratta di cacciare i due e il gioco è fatto. Quindi rinunciare al marchio e costruirsi una nuova piattaforma, ma chi dovrebbe farla questa operazione? l’attuale gruppo di deputati-cittadini? se solo ci provassero immediatamente scatterebbe l’altra rigidità ideologica del "né di destra né di sinistra". Gli ex fascisti alla Lombardi o comunque quelli di destra si scontrerebbero con quanti provenienti da un’area culturale di sinistra, nel definire i caratteri e nello scegliere gli interlocutori privilegiati della nuova formazione politica.

Fabio, Paolo, siete delle ottime persone, di buoni principi e di sinistra, ma vi manca " l’occhio della storia" e pertanto siete incapaci di comprendere che la vittoria di Renzi è frutto innanzitutto di profonde modifiche che ha introdotto nella sinistra italiana, simile a quelle operate nel passato nella sinistra di altri paesi europei. Le difficoltà nelle quali oggi è la sinistra europea, non derivano dall’aver abbandonato i sacri principi della socialdemocrazia classica, ma dalle rigidità della costruzione europea attuale e dai processi di globalizzazione.

La soluzione pertanto non è il sogno di una nuova sinistra (del passato) che mai più ritornerà, allargata ai grillini, ma mandare avanti il processo avviato da Renzi nel partito e la modifica delle rigidità dell’attuale costruzione europea.

Il M5s è destinato a fare la fine dell’uomo qualunque perché è irriformabile. 

Mi scuso per la lunghezza dell’intervento . Gennaro Esposito


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