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Cinquestelle: l’inizio della fine

Di paolo (---.---.---.20) 29 maggio 2014 08:13

Adesso vorrei aggiungere un’aspetto che non ho ritrovato sottolineato da nessuna parte , che apparentemente può sembrare solo una nota di colore ma che invece , a mio modestissimo parere ,riveste una importanza notevole nella comunicazione vincente di Matteo Renzi .

Uno dei problemi di comunicazione mediatica (talkshow)che ha afflitto la sinistra da sempre è stato quello di non aver mai selezionato in modo accurato i suoi comunicatori .
Mi spiego meglio . Silvio Berlusconi ,che è un gran maestro degli effetti speciali ,ha sempre spedito in tv interpreti dalla voce chiara ,limpida , tonante , con un mandato preciso : sovrapporsi quando parla il "sinistro " di turno per coprirlo e quindi disinnescarlo , magari con la compiacenza del conduttore ( Vespa tanto per dire) . Stessa cosa per Grillo anche se in tempi più recenti .

I beoti della sinistra invece ,in evidente difetto dei concetti minimi di comunicazione televisiva (qualche anno fa ci ho fatto pure un articolo) , hanno spesso e volentieri ( per non dire quasi sempre) spedito interpreti dalla voce flebile ,balbuzzienti , afoni o aspiranti moribondi che per coprirli bastava poco ; e anche qui gli esempi si sprecano .
Finalmente è arrivato Renzino , che è un fiorentino furbetto e ha l’imprinting di un maghetto della tv come Gori (ex Mediaset) , e il copione è improvvisamente e radicalmente cambiato . Fateci caso , una selezione accurata di urlatori , Faraone su tutti che lo puoi sentire anche ad audio spento .

Bravo Renzino ,bel colpo ! L’allievo sta superando il maestro (Silvio) .
ciao 


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