• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Siria, il fallimento dei servizi segreti Usa

Di Persio Flacco (---.---.---.204) 26 agosto 2013 23:14

A mio parere se il regime di Assad non è caduto non è a causa del fallimento dei servizi segreti, che hanno fatto tutti i danni che potevano fare alla stabilità della Siria. Se Assad non è caduto è perché la maggioranza della popolazione siriana continua ad appoggiarlo, o almeno a negare il suo appoggio ai cosiddetti insorti. 
Ed è comprensibile avendoli, per loro sfortuna, visti in faccia.

Ma parliamo di numeri: i siriani maggiorenni sono circa 10.000.000; insorti e collaterali saranno 500.000-1.000.000 (assegnando la cittadinanza siriana ad honorem anche ai jihadisti confluiti in Siria da mezzo mondo). Si parla dunque del 5-10% della popolazione: una infima minoranza.

Ma agli esportatori di democrazia il parere dei cittadini siriani sembra importare assai poco, e infatti ne parlano poco: anzi non ne parlano proprio. Diciamo che trovano pure irritante chi ne parla. Infatti hanno consigliato ai loro protetti di boicottare le elezioni siriane del 2012.

Così come al capo della grande democrazia statunitense interessa poco sapere che la metà dei suoi concittadini è contrario ad un intervento in Siria e che solo un quarto di essi l’appoggia. E questo nonostante la martellante campagna mediatica sui ribelli combattenti per la libertà che lottano contro il tiranno con le mani macchiate del sangue del suo popolo.

Ma Obama probabilmente ritiene il parere delle lobby più convincente di quello dei suoi concittadini.
E in effetti la lobby sionista, tanto per citarne una a caso tra quelle che più energicamente spingono gli USA all’intervento, si è molto impegnata a convincere il Presidente ad accettare di stabilire una linea rossa (alla lobby piacciono molto le linee rosse: vedi l’Iran, il prossimo della sua lista) sull’uso delle armi chimiche.
Ovviamente, appena Obama ha accettato, la linea rossa è stata superata. Poco importa se ad usare le armi chimiche siano stati i ribelli o il regime: i patti sono patti.


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox