E’ perfettamente vero che la
contrapposizione naturale-artificiale è infondata: basta pensare che tutti
i vegetali che coltiviamo e tutti gli animali che alleviamo non sono affatto
naturali, ma sono frutto della domesticazione umana che ha prodotto modifiche ai loro genomi.
Chi sostiene che naturale = buono e che artificiale = cattivo è un ignorante che
usa categorie del tutto malfondate.
Come ottimo esempio di ignoranza, ricordo di aver letto un articolo di un
giornalista che sosteneva che l’arsenico nell’acqua "potabile" era
non preoccupante, in quanto "naturale".
Ma se l’argomento "artificiale" è malfondato, questo non assolve
gli OGM: l’immissione massiccia di organismi geneticamente modificati
mediante ingegneria genetica comporta rischi difficilmente prevedibili e
quantificabili. Ci vorrebbe molta cautela e severe analisi costi/benefici, precauzioni
però impossibili per i forti interessi economici che ruotano sugli OGM.
Il fatto poi che la coltivazione di OGM manda fuori mercato le coltivazioni
tradizionali e asservisce i contadini ai produttori di semenze a me sembra
argomento più che sufficente per contrastarla con tutti i mezzi, al di là di ogni
rischio di contaminazione ambientale.
GeriSteve