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7 anni a Berlusconi: una vittoria dal retrogusto amaro

Di (---.---.---.82) 26 giugno 2013 19:35

In realtà mi sembra un intervento piuttosto equilibrato, nonostante non sia daccordo sulla tesi di fondo. Ne capisco le istanze, e non mi sembrano né antipolitiche né biecamente gattopardesche. Anzi credo sia proprio contro il gattopardismo, proprio perché contro il fatto che alla fine non se ne sia andato perché la gente l’ha mandato a casa, e anzi continua a votarlo. Quello che va detto è però che sebbene alcuni elementi indicano che alla fine è stata la magistratora a doversi fare carico di aspetti delicatissimo (v. l’interdizione perpetua) il legame tra i reati privati e la sfera pubblica di Berlusconi è proprio quello che il caso Ruby intendeva dimostrare, ed è ormai evidente. E’ proprio in quel sistema che indicavi che ha fatto della prostituzione una "way of life", non solo in senso culturale ma proprio lobbistico che sta la causa a Berlusconi e il suo interesse nazionale, e non solo privato. Nonostante condivida l’idea che questo indica come gli italiani siano un popolo morente, certamente un punto nel ruolo della magistratura c’è, e forte.


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