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Papa contro Papa. Benedetto XVI seppellisce il dogma sull’infallibilità di Pio IX e si dimette

Di (---.---.---.33) 12 febbraio 2013 15:47

La temperanza, quarta virtù cardinale, chiederebbe ad un Pontefice di farsi artefice di un percorso unitario della "Chiesa", intensa come insieme di credenti, con scopi trasparenti di umanitarismo, privi di politica e di interessi; per iniziare un simile percorso quel Papa ha la necessità di portare le due anime presenti nella "chiesa", intesa come struttura, alla visione unica o al limite all’individuazione di un percorso unico. Per programmare ciò, occorre essere in possesso di energie fresche, non datate e corrose da tanti anni passati in quel contesto diviso, ricco di potere temporale curiale, esercitato in modo troppo politico e poco spirituale. Bene ha fatto Papa Benedetto XVI, con un limpido atto di umiltà, riconoscere i propri limiti, con coerenza e con coraggio. Certi Concili dovrebbero durare più a lungo per permettere alle differenti posizioni di uniformarsi al tracciato di un unico cammino spirituale tralasciando le beghe del potere temporale.  


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