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Un dibattito sul nulla al capezzale di un moribondo

Di (---.---.---.194) 19 gennaio 2013 19:57

Fiction >

Gli esponenti delle varie forze politiche stanno facendo a gara nel prospettare, in caso di vittoria, una riduzione, più o meno accentuata, della pressione fiscale.
Non è dato tuttavia sapere se e come verrà evitato il previsto aumento di 1 punto dell’Iva sui generi di largo consumo.

Formalmente sono altresì concordi sull’esigenza di mantenere in equilibrio i conti pubblici. Non mancano così le proposte di rimodulazione delle aliquote o di “scambio” delle fonti di prelievo fiscale.
Questo però non basta a risollevare l’economia interna.
Occorre un’iniezione di risorse aggiuntive.
Sarebbe tuttavia “pernicioso” andare al voto prospettando ulteriori forme di tassazione.
Che fare?
Per tenere in pareggio il bilancio non resta che il taglio della spesa pubblica.
Trattandosi di servizi alla collettività, operare dei tagli è operazione facile a dirsi, ma “rischiosa” da declinare.
Ecco allora circolare proposte alquanto “evasive” su cosa e quanto tagliare.

Sintesi. Finora si è fatto di tutto in nome del “rigore”.
In vista delle elezioni cambiano le parole da usare. Non cambia la caccia al Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione mediatica …


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