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Morali studentesche tra scioperi e correttivi

Di Patrizia Dall’Occa (---.---.---.66) 6 marzo 2009 19:32
Patrizia Dall'Occa

che dire... mi meraviglio che nessuno abbia ancora commentato... per ciò che mi riguarda, reputo questo un articolo dei meno superficiali in fatto di gioventù, argomento così delicato da trattare quanto strumentalizzato e sfruttato su giornali online o carta stampata.

Ci si dimentica che i giovani saranno davvero i noi del domani, seppure giovani, in un certo senso,lo siamo ancora noi stessi. Ma giovane oggi ha una connotazione a mio parere differente da quella della mia generazione. Si ragiona prima, si cresce prima, ci confronta da subito con la realtà teconologica, ormai usuale quanto tv e telefonini. Internet e comunicazione continua e massiva forgiano le nuove menti. Ci vuole il triplo dell’attenzione da parte dei genitori, ci vorrebbe il quadruplo del dialogo all’interno della famiglia, rispetto a quello di soli quindici anni fa. Più attenzione nelle spiegazioni, nella distinzione di ciò che è vero, di ciò che non lo è e, ora, di ciò che forse lo è... perché come spieghi a tuo figlio che la persona con cui chatta e dice di essere un ragazzino della sua età magari è invece un adulto con tutt’altre intenzioni da quelle di parlare di videogiochi?

Eppure è tutto il contrario... grazie a giochini e internet facile per tutti, i genitori sono sempre più assenti, persi anche loro in una nuova realtà, lontani dal dialogo, che demandano ad una tastiera o al cellulare..

I giovani, sempre un grande potenziale, sempre più lasciato a crescere da solo... è come tronare ai primordi quando l’uomo si è costruito le regole. Saranno loro adesso a dover trovare una nuova strada e un nuovo metodo utile alla conoscenza e alla nuova educazione. Sono loro che dovranno imparare a trovare al giusta strada sia nella realtà che nell’intricata rete dei nuovi contatti virtuali.

Grazie Antonio, per la riflessione indotta senza troppi giri di parole, con semplicità, come l’informazione dovrebbe essere.


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