Cara Elena, ho riletto bene il tuo intervento, la parola Kamikaze, nella tua accezione non è certo un complimento. Poi la generalizzazione, loro sono così, loro vogliono questo, loro non vogliono quest’altro, con un tono sarcastico denigratorio più offensivo delle parole stesse, accomuna persone la cui varietà è più ampia delle categorie sociali elencabili in questo contesto.
Auspico un confronto civile che possa partire da una base scevra da pregiudizi (troppo spesso infondati) che sono causa principe di ogni conflitto.
Dalle guerre, politiche o religiose che siano, escono tutti sconfitti tranne chi le ha fomentate.
Un saluto
Mauro Bonaccorso