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L’eterna partenza (Mario Monti suona il rock...)

Di pv21 (---.---.---.73) 10 settembre 2012 13:49

Tempismo >

Passati 10 mesi Monti “scopre” che, fatte le leggi di riforma, ci vuole del tempo per attuarle. Di più per “vedere” dei risultati.
Per certo con il compleanno del suo governo “festeggeremo” il record di 2000 miliardi di Debito. Debito cresciuto in un anno più del 5%. Più del “terribile” 2009.
Anche con un Pil in calo di oltre il 2% a Monti basta che Draghi tenga il tasso dei Btp sul 5% per “vedere” avvicinarsi l’uscita.
Uscita da cosa e di chi?

Il 2013 sarà l’anno dei bilanci.
Non varrà più il “salva-Monti”. Non ci sarà più, come ora, quella maggioranza sempre “coesa” nel votare la fiducia su tagli e tasse e concorde nel “tirare avanti” in attesa di qualche segnale di ripresa.
Per contro tra appena 4 mesi Monti potrà passare il “cerino” ai partiti in lizza per l’elezioni.
Se il nuovo governo riuscirà a risalire la china, a Monti resterà comunque il merito di averci evitato il “baratro”. Se la crisi continuerà a mordere, Monti sarà “prosciolto” avendo lasciato ad altri il compito di dare “attuazione” alle sue riforme per la crescita.

Meglio allora fermarsi in tempo. Perché correre “rischi”?
Il rischio “avvitamento” non svanisce con i teoremi ed i pronostici “paludati” di un Dossier Arroganza


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