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Essere fragili nella crisi

Di (---.---.---.162) 23 luglio 2012 14:00

L’articolo è una fotografia della realtà dei circa 5000 insegnanti dichiarati inidonei alla docenza e purtroppo fatti transitare prima "fuori ruolo" , in un limbo giuridico (dove si è stati privati anche del diritto di voto in Collegio Docenti, salvo quando su argmenti riguardanti il proprio lavoro), con funzioni spesso di bibliotecari e di altri impieghi culturali nel sistema scolastico, infine (da settembre prossimo) ridotti drasticamente ad impiegati amministrativi, cioè cancellati giuridicamente come docenti anche se infortunati per ragioni di salute, ma pur sempre docenti. La saggia e vibrata voce di Maria Rosa Pantè, con questo artcolo schietto e commosso, rappresenta tutti i docenti inidonei all’insegnamento ma dichiarati idonei in altre mansioni scolastiche. Il Governo, come carro armato i cui cingoli non conoscono arresti, a caccia del risparmio a tutti i costi, ha piallato la nostra formazine di docenti, per catapultarci in un girone nel quale non sapremo esercitare una mansione già a noi nota, ma dovremo imparare tutto punto e capo. Con le lentezze fisiologiche, comprensibili ad un oggettivo osservatore esterno, ma probabilmente molto di meno scusate all’interno della scuola, dagli stessi amministrativi, che probabilmente ci vedranno come dei marziani ignoranti e spaesati.
Ma il D_o biblico è stato sempre dalla parte di chi eleva gemiti di sofferenza, e forse i due ricorsi al TAR, che questi docenti idonei in altri compiti stanno organizzando, otterranno qualche aggiustamento sospensivo della rigidezza del transito; almeno, questa è la speranza di tutti coloro che procederanno al ricorso contro l’iniquo provvedimento, giustificato soltanto da un miope calcolo di spesa, che ignora i diritti costituzionali dei docenti ammalati. Franco Mascolo, docente bibliotecario inidoneo permanente all’insegnamento, per ragioni di depressione psichica.(Milano)


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