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Papa Ratzinger a Milano per l’Incontro delle Famiglie. Ma quali?

Di (---.---.---.198) 4 giugno 2012 11:43

Ecco un articoluccio bell’esempio di faziosità gratuita e, peraltro, puerile. Ma l’autore crede seriamente che quanto ha scritto sia pertinente all’evento che vorrebbe commentare? Conti di cassa (sbagliati o quanto meno incompleti, visto che l’indotto di questo evento ha di gran lunga superato le spese), apologie razziali (è l’autore per primo a dimostrarsi razzista, perchè il Papa ha parlato a tutti quelli che hanno voluto ascoltarlo), livore e supponenza (spesso i religiosi, magari lontani da una "casta", hanno più conoscenza e comprensione di famiglie che non gli atei singles o semplicemente i laici); per finire con uno sproloquio fuori tema sui diritti delle donne. Che sono assoluti, sacrosanti e indiscutibili: guarda caso, proprio il cristianesimo ha riconosciuto alla donna (guarda un po’, per citarne una a caso, la Madonna) la sua piena e totale dignità e centralità nel creato. Ma, no: secondo l’autore il Papa avrebbe dovuto fare il femminista stile anni ’70, forse.

Le parti in grassetto volevano essere quelle più importanti? a me pare che siano quelle meglio indicative del disorientamento. Forse non è stato ben centrato l’argomento.
Egregio autore, dimentichi pure l’evento, come proclama sorridendo di voler fare. Del resto lei fa parte della schiera, sempre più folta, di quelli che vorrebbero insegnare al Papa a fare il Papa. Non credo ne abbia bisogno, grazie della buona (in senso ironico) volontà.
Non telefoni, grazie, richiameremo noi.
 Alberto Scarioni, Milano.

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