• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Eluana e io

Di fides (---.---.---.49) 7 febbraio 2009 10:19

Ciò che mi ha colpito di questa drammatica vicenda è lo scollamento generato dal rumore che il caso giudiziario Eluana ha fatto e continua a fare a tutti i livelli: politico, giuridico, mediatico dal silenzio di tutte quelle voci che, vivendo accanto ad una persona in stato vegetativo, non parlano di vita apparente, di situazione che chiede un esito, ma parlano di una vita, difficile, sì, dolorosa, si eppure ancora di vita. e allora mi domando: non sarà che solo chi vive la propria vita, istante dopo istante,in quel tempo che, forse, non scorre più di grano in grano ma è diventato altro, diverso, nonostante il sorgere e il tramontare del sole, non sarà che solo chi si prende cura di queste persone riesce a vedere ciò che noi non vediamo, a creare vie misteriose di comunicazione con loro, come quelle mamme di bimbi nati cerebrolesi che pure riescono a donare e ricevere amore da quelle creature nonostante la natura o un incidente le abbia poste in un mondo a noi precluso, in una dimensione incognita, come sconosciuto è il mondo di Eluana e di tutti quelli che vivono come lei? Non sarà che, come per l’handicap, qualunque handicap, l’idea astratta, l’ignoranza della realtà effettiva, la riflessione senza conoscere il problema, porti molti a pensare i down, gli spastici, i dementi persone di serie B che starebbero meglio nella non esistenza, mentre obbliga i genitori i fratelli e tutti coloro che se ne occupano a cambiare lo sguardo e a scoprire anche in loro, soprattutto in loro, una dignità forte della forza che solo il debole e indifeso può avere anche quando il mondo non gliela riconosce?
come dice fabrizio:
"Eppure, credo che mi sarei affezionato anche a quella vista, a quella compagnia: era il mio amico e lo sarebbe stato per sempre, sveglio o addormentato".
non sarà che solo l’amore è capace di generare vita nonostante tutto, nonostante il dolore?

Fides


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox