Sono notizie che lasciano spiazzati... se ne vanno sempre i migliori, Giuseppe aveva ancora tanto da dire e da fare... mi accodo al dolore di familiari ed amici. [....]
Il problema della sicurezza sul posto di lavoro non è cosa da poco. Su un post scritto da Sonia Alfano su Facebook per ricordare Giuseppe Gatì, un ragazzo - Maurizio Vona - scrive: "l’Italia pulita ha bisogno di esempi di onestà. Mio padre è stato ammazzato da Renato Armellini, costruttore romano che faceva lavorare gli operai in cantiere senza impalcature. La vita di mio padre è falsa, dopo 11 anni di processo, 4 milioni di lire a figlio. Eravamo in cinque, e tutti nella merda più nera. Ho letto mesi fa che il valoroso Veltroni ha consegnato alla figlia di questo essere inutile, morto da tempo, la medaglia al valore del padre, "valoroso" imprenditore. Si, di morte! Mio fratello, capofamiglia a 18 anni, chiese un prestito di 300mila lire per la bara di papà. Non venne nemmeno ricevuto da questo ’valoroso’ imprenditore. (...) Onore a Giuseppe!"