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Perché la pubblicità non ci ha salvati dalla crisi?

Di DD (---.---.---.140) 8 gennaio 2009 15:38

Mi dispiace ma non condivido affatto cio’ che dici. A parte il fatto che i creativi sono l’unica componente positiva del settore pubblicitario (che con la sua invadenza è veramente fastidioso), come si puo’ pensare che la colpa sia la mancanza di creatività? Il problema é che la gente non ha soldi 1; iNOLTRE CONSIDERANDO CHE MOLTI PRODOTTI HANNO UN PREZZO PERCHE’ DEVONO RICOPRIRE I COSTI DELLA PUBBLICITA’ BEN VENGA QUESTA CRISI. Diamo per scontato che esiste la pubblicità, la critichiamo ma la amiamo e non pensiamo a quanto costerebbero meno le cose se nn ci fosse. L’unica cosa che dovrebbe fare la pubblicità é rivelare cose nuove, prodotti nuovi. Spero di non vedere più manifesti pubblicitari in giro, gli inutili schermi nelle grandi città che propongono merda (perché il 99 Per cento della pubblicità non si puo’ definire in altro modo), i giornali in cui c’é più pubblicità che altro (vedi te come ricchezza sociale se non è meglio aumentare il prezzo di un giornale piuttosto che ricoprire i costi con della malsana pubblicità), LA PROMOZIONE DELLE SEMPRE SOLITE COSE (la maggior parte della pubblicità é fatta per i soliti prodotti di consumo banali checreano i problemi esistenziali delle persone e i fenomeni sociali deviati ( o vuoi dirmi che oggi le persone nascono con i geni modificati e sono geneticamente rincoglionite?)).
Spero di non vedere più tutto questo. La gente perde il lavoro? Non m’interessa: la soluzione é: ridurre i costi, far lavorare meno la gente in modo che se anche guadagna meno, per vivere gli basta meno. Il meccanismo economico che si è creato a portato a questa situazione. E’ come quando si parla di cibo e di tante altre cose. Perché devo mangiare le arance australiane, o i pomodori olandesi? Equilibrare il sistema.
Con questo é tutto.


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