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L’Italia al palo tra crisi e crescita

Di Strangelove (---.---.---.151) 3 settembre 2011 15:20
Strangelove

Credo che si dovrebbe informare meglio, Lagona. Faccia un giro in Svizzera.

L’economia svizzera non dipende dalla finanza. L’industria bancaria e assicurativa è molto sviluppata e fonte di posti di lavoro molto ben remunerati. Ma in Svizzera ci sono moltissime aziende di varia tipologia. In genere si tratta di aziende ad alto valore aggiunto come quella nei settori hi-tech, farmaceutico, biotecnologie. Oltre a queste si aggiunge una notevole diversità di aziende del terziario avanzato: società legati ai servizi medico-sanitari, turismo, società di consulenza, contabilità, ingegneria, legali.

Quello che sarà difficile trovare in Svizzera sono aziende magari inquinanti in cui la manodopera è sottopagata. Quelle si trovano in abbondanza in paesi come l’Italia.

E in realtà anche di queste aziende i centri amministrativi e di ricerca tendono a migrare verso paesi come la Svizzera: in genere il personale qualificato e il top management preferisce risiedere in posti in cui la vita e la fiscalità sono gradevoli.

Si informi, Lagona.

L’economia svizzera è molto più avanzata che non quella italiana.

Lei è fermo alla rivoluzione industriale. Purtroppo la sinistra italiana (e non solo) sembra condividere le sue lacune.

Con l’impostazione demagogica della sinistra replicata da un centro destra socialista, l’Italia è destinata a continuare senza speranza sulla strada del declino.


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