• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Gaza è sotto attacco

Di reza (---.---.---.118) 7 gennaio 2009 10:58

Le menzogne israeliane su Hamas e sul lancio dei razzi da Gaza verso Israele non passano cosi facilmente questa volta malgrado la propaganda sionista di cui il commento di Gaincarlo fa parte.

Malgrado la disinformazione sui crimini israeliani a Gaza e quelle su Hamas, Gaza è una società laica dove la gente ascolta musica pop, guarda la tv, e molte donne camminano liberamente per strada senza il velo, senza incontrare pericoli da parte di Hamas che la propaganda sionista vuole nell’immaginario occidentale costruito in base alle sue mezogne un "movimento integralista e brutale"!

I primi morti palestinesi a Gaza per i bombardamenti israeliani per la propaganda sionista in occidente erano "militanti di Hamas" , e invece tutti quei innocenbti uccisi da un razzo israeliano durante una cerimonia di passaggio di grado erano giovani che si diplomavano all’accademia di polizia quindi non erano “uomini armati e pericolosi di Hamas” No! erano semplicemente poliziotti disarmati, impiegati pubblici uccisi non durante un “campo di addestramento militante” ma nella stessa stazione di polizia al centro di Gaza City usata dagli Inglesi, dagli Israeliani e da Fatah durante il periodo in cui questi guidavano il paese.

Questa distinzione è cruciale perché mentre le terrificanti scene di Gaza e Israele vengono trasmesse nei nostri schermi televisivi, si sta combattendo anche una guerra fatta di parole e di falsità che sta oscurando la nostra comprensione della realtà dei fatti.
 
Il commento di Giancarlo è uno di questi tentativi di disinformazione. in realtà il scenario attuale vede Hamas in difesa di democrazia e Israele tentare di soffocarla con le sue bombe. 

Chi o cosa è Hamas, il movimento che il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak vorrebbe annientare come se fosse un virus?
Perchè ha vinto le elezioni palestinesi e perché permette che vengano sparati razzi su Israele?

La storia degli ultimi tre anni di Hamas rivela come "l’incomprensione" riguardo a questo movimento da parte dei governi di Israele, degli Stati Uniti e Regno Unito ci abbia condotto alla situazione brutale e disperata in cui siamo.

La storia comincia circa tre anni fa quando “Cambiamento e Riforma”, il significato del partito politico di Hamas, ha inaspettatamente vinto le prime elezioni libere e regolari del mondo arabo, tutti gli osservatori dell’ONU e dell’UE hanno confermato la democraticità e la regolarità della vittoria di Hamas , Hamas aveva impstato la propria campagna elettorale su una piattaforma politica che vedeva la fine della corruzione endemica e il miglioramento dei quasi inesistenti servizi pubblici nella Striscia di Gaza. Contro un’opposizione divisa questo partito apparentemente religioso si è impresso nella comunità a prevalenza laica tanto da guadagnare il 42 per cento dei voti. 
I palestinesi hanno votato per Hamas perchè hanno pensato che Fatah, il partito del governo che hanno bocciato, li ha delusi. Nonostante la rinuncia alla violenza e il riconoscimento dello Stato d’Israele, Fatah non ha realizzato uno Stato palestinese. 
E’ essenziale sapere questo per capire la cosiddetta posizione di rifiuto di Hamas. Che non riconoscerà Israele o rinuncerà al diritto di resistere finchè non sarà sicuro dell’impegno mondiale a raggiungere una soluzione per la questione palestinese.

Nei cinque anni in cui Hamas si è formato a Gaza e in Cisgiordania nessuno dei politici e di sostenitori di Hamas ha mai professato lo scopo di islamizzare la società palestinese,Hamas conta troppo sui votanti laici per fare questo. La gente ascolta ancora la musica pop, guarda la televisione e le donne ancora scelgono se indossare il velo o no.
 
Hamas ha ralizzato la democrazia per la prima volta nel mondo arabo.

La leadership politica di Hamas è probabilmente la più qualificata nel mondo. Può vantare nelle sue file più di 500 laureati col titolo di dottorato, la maggioranza fatta di professionisti della classe media (dottori, dentisti, scienziati, e ingegneri).

La maggior parte della leadership di Hamas si è formata nelle nostre università è non ha maturato nessun odio ideologico contro l’Occidente. E’ un movimento basato sul malcontento, dedicato ad affrontare l’ingiustizia compiuta sia da Israele che dal corrotto Abu Mazen sul suo popolo. Ha coerentemente offerto una tregua di dieci anni per fornire uno spazio di respiro per poter risolvere un conflitto che continua ormai da pià di 60 anni.
Ma Israele ha rifiutato questa tregua e la reazione di Bush e Blair alla vittoria di Hamas nel 2006 è la chiave dell’orrore di oggi.
Invece di accettare il governo democraticamente eletto, hanno finanziato un tentativo di rimuoverlo con la forza; addestrando e armando i gruppi di combattenti di Fatah per rovesciare militarmente Hamas e imporre ai Palestinesi un governo nuovo e non eletto da loro. Come se non bastasse, 45 membri del Parlamento di Hamas sono ancora detenuti nelle prigioni israeliane.

Tuto ciò è uccidere la democrazia e Israele, Blair e Bush con la complicità di Abu Mazen e dei governanti arabi corrotti sono responsabili di questa tragedia mentre Hamas e il Popolo palestinese insieme alla libertà e alla democrazia sono le vittime della situazione.
 
Sei mesi fa il governo israeliano ha accettato una tregua, mediata dall’Egitto, con Hamas. In cambio del cessate il fuoco Israele ha acconsentito falsamente all’apertura dei valichi e quindi , il permesso il libero flusso dei beni essenziali dentro e fuori da Gaza non ha mai avuto luogo in rispetto di qui accordi e la situazione fu più volte denunciata da Hamas e confermata dagli ispettori ONU. Invece Hamas è rimasto fedele ai patti sulla tregua e i lanci di razzi sono terminati ma i valichi non sono stati mai totalmente aperti, e la popolazione di Gaza ha iniziato a morire di fame. Questo devastante embargo non è una vittoria della pace e la responsabilità di tutto ciò che è avvenuto dopo, giuridcamente e secondo il diritto internazionale e le condanne ONU sull’illegale embargo imposto da Israele, cadoo sulle spalle dei politici israeliani .

Quando gli occidentali chiedono che cosa abbiano in mente i leader di Hamas quando ordinano o permettono il lancio di razzi su Israele, non stanno comprendendo la posizione dei palestinesi. Due mesi fa le Forze di Difesa israeliane hanno rotto la tregua entrando a Gaza e cominciando di nuovo il ciclo di uccisioni. Hanno ucciso 26 palstinesi in un solo gorno e quindi, di fatto, la tregua venne rotta da parte di Israele ma ancora Hamas non riprendeva i lancio dei razzi verso Israele.

Il lancio dei razzi si è ripreso quando il numero dei morti palestinesi uccisi da Israele è salito a 49. 

Dal punto di vista palestinese ogni giro di razzi lanciati è una risposta agli attacchi israeliani. Dal punto di vista israeliano è il contrario. Ma cosa significa quando Barack parla di distruzione di Hamas? Significa uccidere il 42 per cento dei palestinesi che hanno votato per esso? Significa rioccupare la Striscia di Gaza da cui Israele si è ritirato così dolorosamente tre anni fa? O significa separare in modo permanente i palestinesi di Gaza e quelli della Cisgiordania, politicamente e geograficamente?

E per coloro il cui mantra è la sicurezza di Israele, quale sorta di minaccia costituiscono i tre quarti di un milione di giovani che stanno crescendo a Gaza con un odio implacabile contro chi li riduce alla fame e li bombarda?

E’ stato detto che questo conflitto è impossibile da risolvere. In realtà, è davvero semplice. Il vertice delle mille persone che governano Israele (politici, generali e lo staff della sicurezza) e il vertice dei palestinesi islamisti non si sono mai incontrati. Una pace che sia tale richiede che questi due gruppi si siedano insieme senza pregiudizi. Ma gli eventi di questi giorni sembra abbiano reso ciò più improbabile che mai. Questa è la sfida per la nuova amministrazione di Washington e per i suoi alleati europei.
 
Malgrado le menzogne sionista, Hamas è il leggittimo governo della autonomia paletinese nella sua interezza sia a Gaza che a Cisgiordania e la scelta di Israele, Blair e Bush di restare anti islamici e quindi di agire in piena illegalità internazionale contro Hamas è alla base della situazione attuale. 

 


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox